A- A+
Cronache
Ius Soli, Don Sciortino: "Il rinvio della legge è resa e una sconfitta"

«Gli stranieri, e i loro figli, non sono solo una "scomodità". Se ben gestiti, nella sicurezza e nella legalità, si trasformano in una grande risorsa, di cui il Paese ha bisogno e non può più fare a meno. Una risorsa sia economica che demografica. Basterebbe solo anteporre agli egoismi di parte gli interessi della nazione».

Così scrive il direttore di Vita Pastorale, don Antonio Sciortino, in un articolo (Ma questi bambini sono già italiani di fatto) che appare sul numero di ottobre del mensile paolino, a proposito dell'accantonamento della legge sullo jus soli in Parlamento.

Dopo aver stigmatizzato la speculazione politica di chi mescola la legge con lo sbarco dei profughi e con il terrorismo, Sciortino precisa: «Una miopia politica, tutta italiana, masochista e priva di una visione di futuro, costringe questi ragazzi a crescere senza diritti e con sentimenti di ostilità nei confronti del Paese che li ospita». Un Paese, sottolinea il direttore del mensile che «si avvia a una sorta di suicidio demografico» e che agisce in modo schizofrenico, perché pretende dai nati in Italia quello che «non pretende dai discendenti dei nostriemigrati all'estero. Questi non parlano la nostra lingua, spesso non amano neppure l'Italia, non riconoscono le nostre istituzioni, non paganole tasse da noi... eppure abbiamo dato loro la cittadinanza, possono votare e avere i loro rappresentanti in Parlamento».

Pertanto don Sciortino definisce «una resa e una sconfitta» il rinvio di «una legge giusta e di civiltà… quel che è nell'interesse del Paese è affossato per giochi politici: una merce di scambio da usare nelle trattative».

A fianco dell'articolo di don Sciortino, quello del gesuita della Civiltà Cattolica, padre Francesco Occhetta (Chiamiamoli per nome), che invita, soprattutto gli operatori pastorali e le parrocchie, a guardare con obiettività il fenomeno delle migrazioni, senza cadere nella "sindrome dell'invasione", tenendo presente che il 54% degli immigrati sono cristiani, non islamici, e che contribuiscono per un punto percentuale al Pil del Paese. Da qui, afferma padre Occhetta bisogna partire per creare una pastorale sociale nuova che preveda integrazione ed eviti la crescita di sentimenti razzisti anche nelle parrocchie: laddove si avviano percorsi di conoscenza e si conoscono le storie delle persone vengono meno i pregiudizi e ci si integra più facilmente.

 Di fronte al drammatico fenomeno delle migrazioni, padre Occhetta lamenta la mancanza di un piano europeo e il disinteresse dell'Onu, mentre cita papa Francesco che indica «le coordinate dell'azione politica: accogliere, proteggere, promuovere e integrare…  Per non cadere nel conflitto che nel Novecento ha portato alle drammatiche pulizie etniche».

Tags:
ius solidon sciortinodon sciortino ius soli
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Affari in rete

Guarda la gallery

Affari in rete


in vetrina
Boom per Salone del Mobile 2024 e Fuorisalone: i numeri tornano ai livelli pre Covid

Boom per Salone del Mobile 2024 e Fuorisalone: i numeri tornano ai livelli pre Covid





motori
Opel celebra 125 anni dalla nascita della produzione industriale dell’ auto

Opel celebra 125 anni dalla nascita della produzione industriale dell’ auto

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.