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Cronache

Nella mattina di oggi, presso la sede di ACLI Lombardia, Transparency International Italia (TI-It) in collaborazione con Kroll ha presentato i risultati del progetto sulla trasparenza dei titolari effettivi.

“Il reato di riciclaggio insieme a quello della corruzione ha ormai assunto dimensioni tali per cui non sono procrastinabili misure serie”, così il Presidente Virginio Carnevali apre i lavori.

La ricerca condotta da Transparency International Italia si è occupata di indagare la situazione legislativa del nostro Paese. La trasparenza dei beneficiari effettivi in Italia è stato proprio il tema trattato da Davide Del Monte, Direttore Esecutivo TI-It, che ha presentato il quadro generale della lotta al riciclaggio in Italia e i risultati del progetto che prende in considerazione sia il contesto attuale che le prospettive future. Ha evidenziato i punti di debolezza dell’attuale normativa, come il mancato obbligo esplicito di detenere informazioni sui beneficiari effettivi, ma anche punti di forza della stessa, come l’efficienza della cooperazione a livello nazionale e nel rapporto con le autorità internazionali.

Significativo l’intervento di Marianna Vintiadis, Amministratore delegato Kroll, che a proposito dell’attuale normativa sottolinea: “effettuare un controllo corretto non è semplice. Uno dei limiti è la scarsità di informazioni in molte giurisdizioni. L’enorme varianza della forma dei dati camerali e le modalità di accesso da Paese a Paese è un altro problema. La direttiva, per quanto riguarda l’aspetto dei beneficiari effettivi, è carente nell’aspetto pratico: l’armonizzazione della documentazione potrebbe aiutare molto nel permettere ai soggetti obbligati di ottenere facilmente le informazioni necessarie con modalità di accesso simili tra i vari Paesi dell’Unione Europei. Sono favorevole, infatti, alla creazione di una visura camerale unica e facilmente leggibile, simile alla patente europea”.

La tavola rotonda condotta da Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it, ha preso quindi in esame i diversi aspetti emersi dalla ricerca e ha presentato casi emblematici come quello dei Panama Papers, descritto da Leo Sisti, Direttore Esecutivo IRPI e giornalista de L’Espresso, che ha portato la sua esperienza in merito. Il giornalista ha inoltre sottolineato l’importanza del ruolo dei whistleblower, che “grazie alle loro segnalazioni, forniscono un servizio pubblico per gli Stati, contro tutti i reati legati alla corruzione”.

Altro esempio importante presentato al tavolo da David Gentili, Presidente della Commissione Antimafia del Consiglio Comunale di Milano, riguarda il rapporto tra mondo dello sport e Amministrazione Pubblica. E si riferisce alla sua esperienza in Comune, dicendo: “il cambio di proprietà del Milan è una situazione complicata, perché non si conoscono gli investitori”.

Importante l’osservazione emersa dall’intervento di Isabella Fontana, Dirigente dell’Ufficio VIII Relazioni Internazionali del MEF: “siamo un Paese che produce reddito criminale ma lo porta all’estero, non lo ricicla”. E Carlo Cottarelli, Direttore Esecutivo del FMI ci ha tenuto a sottolineare come “questo tipo di reati danneggiano le performance macroeconomiche dei Paesi”.

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