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Cronache
L'Aquila è la nuova Capitale italiana della Cultura 2026. La classifica

L'Aquila è la nuova Capitale italiana della Cultura 2026: vince con il suo "dossier" Multiverso. Battute Maratea, Latina e Gaeta

L'Aquila è la nuova Capitale italiana della Cultura per il 2026. Una nomina accolta con uno scroscio di applausi nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Supera le altre candidate finaliste in una corsa che la vedeva in competizione con Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), il derby pontino del Lazio con Gaeta  e Latina), Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, e l'exploit dell'Unione dei Comuni della Valdichiana Senese (Siena).

L'annuncio, come riporta il Messaggero,  è avvenuto oggi da parte del ministro Gennaro Sangiuliano, insieme al presidente della commissione, il giornalista Davide Desario, che ha valutato i dossier delle città candidate.

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Un'emozione per il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi: "Questo riconoscimento non è un risarcimento per quello che il nostro popolo ha sofferto, ma un elemento fondamentale che esprime la voglia di emancipazione e di crescita verso il futuro. Le altre città candidate saranno nostre alleate e complici per creare una nuova rete italiana della cultura". "L' Aquila - continua il sindaco - si appresta a vivere il suo quindicesimo anniversario dal sisma: come ho detto nel corso dell'audizione il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura non può essere un risarcimento per quanto accaduto perché non può esserci risarcimento per ciò che il nostro popolo ha sofferto, ma rappresenta un elemento con cui ricostruire il tessuto sociale le nostre comunità".

In una ideale staffetta con l'attuale Capitale della Cultura, Pesaro, e quella del 2025, Agrigento, L'Aquila diventa ora assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. "L'Aquila ha una grande tradizione storica credo che il progetto si espanderà a tutto l'Abruzzo", ha detto il ministro Sangiuliano che ha ricordato come l'Abruzzo ha dato i natali a Benedetto Croce, nato a Pescasseroli, e ai fratelli Spaventa, nati a Bomba. "Quindi questa città ha tanti valori culturali da esprimere, ed è un'occasione per farli conoscere". Secondo la giuria, presieduta da Davide Maria Desario: "Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale.

Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi. La strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il palinsesto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale: cinema, teatro, musica, arti visive. Apprezzata l’attenzione ai giovani che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando, con una buona integrazione tra pubblico e privato. Molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente".

L’Aquila Città Multiverso è un ambizioso programma di sperimentazione artistica per la creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale capace di proiettarla verso il futuro seguendo i 4 assi della Nuova Agenda Europea della Cultura: coesione sociale, salute pubblica benessere, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale. Immaginare L'Aquila come una città multiverso significa vederla come una realtà complessa in cui convivono e interagiscono molteplici dimensioni parallele, una città che apre possibilità inesplorate di creatività artistica e rigenerazione urbana, proprio grazie alla coesistenza dialogante di molteplici dimensioni spazio-temporali e culturali.

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