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Cronache
L'Italia accoglierà venti migranti della Aquarius, Salvini smentito

Salvini nel corso della conferenza stampa di Ferragosto a San Luca aveva detto che l'Italia non avrebbe preso in carico nessuno dei migranti della Aquarius, approdata nel porto della Valletta con 141 persone a bordo dopo sei giorni di stand by, ma era stato smentito dal premier maltese Muscat.

La notizia data da Muscat è stata confermata dal Viminale, con la precisazione che l'Italia ne prenderà in carico non più di 20, mentre Francia e Spagna ne accoglieranno 60 a testa. La disponibilità italiana era stata annunciata ieri.

La conclusione dell'impasse per la nave gestita da SOS Méditerranée insieme a Medici Senza Frontiere non chiude però, come si vede adesso, il braccio di ferro tra Italia ed Europa, perché oggi si è aperto un nuovo fronte: un altro barcone carico di migranti è stato avvistato nelle acque maltesi.

A dare polemicamente la notizia su Facebook è stato il ministro dell'Interno Salvini: "È mio dovere informarvi che un barcone con 170 immigrati, ora in acque maltesi e in difficoltà, viene bellamente ignorato, anzi viene accompagnato verso le acque italiane dalle autorità maltesi. Se questa è l'Europa, non è la mia Europa. L'Italia ha già accolto e speso abbastanza. Sia chiaro a tutti, a Bruxelles e dintorni. Punto".

In effetti, il gommone è stato intercettato nella nostra zona Sar da una motovedetta italiana che ha preso a bordo i migranti senza informare il Viminale. Il ministero non ha ancora concesso alcuna indicazioni su quale potrà essere il porto di attracco e il ministro Salvini ha risposto subito con questo comunicato: “Cronache dall’Europa che non esiste. I maltesi ieri avevano assunto la responsabilità di un intervento in aiuto di un barcone con 170 immigrati a bordo, come giusto, all’interno delle loro acque, e una loro imbarcazione (la P52) era giunta in zona, ma senza prestare alcun soccorso. I maltesi hanno quindi “accompagnato” il barcone verso le acque italiane, e una nave della Capitaneria di Porto italiana, senza che al Viminale ne fossimo informati, ha imbarcato gli immigrati mentre ancora si trovavano in acque maltesi, per dirigere verso l’Italia. Ho chiesto che la nave italiana contatti le Autorità Maltesi, nelle cui acque è avvenuto il soccorso, perché mettano a disposizione un porto per lo sbarco. Dopo aver accolto via mare 700.000 immigrati in pochi anni, penso che l’Italia abbia già fatto il dovere suo e anche di altri”.

Nel primo pomeriggio un altro comunicato è stato diramato dal Viminale: "A fronte della disponibilità del nostro governo per accogliere non più di venti immigrati che erano a bordo della Aquarius, in queste ore i partner europei pensano di lasciare sola l’Italia rifilandole un barcone con 170 persone. Se è davvero questo il tentativo, Roma rimetterà in discussione la possibilità di partecipare alla redistribuzione delle persone che erano a bordo dell’Aquarius, così come annunciato da Malta nelle ultime ore".

La Guardia costiera italiana ha chiesto a Malta un porto per lo sbarco e l'assistenza. La nave Diciotto, con a bordo 177 migranti  (137 uomini, 6 donne e 34 minori) messi in salvo, si trova ora tra le acque maltesi e quelle italiane. A coordinare i soccorsi, avvenuti nell'area Sar maltese, sono state le autorità della Valletta. Per questo ora il Centro italiano di coordinamento del soccorso marittimo ha informato Malta della situazione e ha chiesto un porto dove sbarcare. Su quel barcone, con il motore in avaria e con infiltrazioni di acqua a bordo, la nave delle Capitanerie di porto italiane ha soccorso in acque maltesi 190 migranti. È stata poi disposta l'evacuazione con trasferimento a terra di 13 persone, 7 bisognose di cure mediche e 6 loro familiari.

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