Lambert, tv francese: "I medici hanno deciso di interrompere i trattamenti"
Eutanasia/ Vincent Lambert, medici interrompono le cure
I medici annunciano di aver ripreso la procedura di interruzione delle terapie per Vincent lambert, paziente tetraplegico in stato vegetativo da piu' di 10 anni. Lo hanno annunciato alla famiglia i medici dell'ospedale di Reims. "Il corso della procedura di cessazione dei trattamenti", che la Corte di Cassazione aveva riaperto venerdi', "continuera' da questo giorno", ha detto scritto via email il dottor Vincent Sanchez a ciascun membro della famiglia di lambert.
Colombo, "Inaccettabile stop idratazione e nutrizione Lambert"
"La decisione, comunicata oggi ai familiari, del dottor Vincent Sanchez dell'ospedale CHU Sébastopol di Reims (Francia) di iniziare nuovamente il protocollo di sospensione dell'idratazione e della nutrizione del tetraplegico Vincent Lambert - attualmente ricoverato nel nosocomio d'Oltralpe in stato di "coscienza minima plus" (sindrome della "veglia non responsiva") - rappresenta un atto inaccettabile e gravissimo sul piano professionale medico, su quello del diritto internazionale e, ancor più, su quello umano". Lo sottolinea Roberto Colombo, docente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Univerità Cattolica del Sacro Cuore (Roma) e membro ordinario della Pontificia Accademia per la Vita.
"A livello professionale - prosegue - ad ogni medico - qualunque sia la sua personale opionione, cultura, fede od orientamento sociale e politico - è chiesto di impegnarsi per guarire o riabilitare, quando ciò è possibile, il malato e, in ogni caso e circostanza, senza eccezione alcuna, a prendersi cura della vita del paziente attraverso il sostegno adeguato delle funzioni vitali essenziali per l'omeostasi del corpo, anche quando esso presenti disfunzioni che configurano un grave handicap fisico, cognitivo e relazionale. Il signor Lambert non sta morendo, non è un "malato terminale", né manifesta una sofferenza intrattabile. E' un disabile motorio e neurologico, lungodegente, che non viene sottoposto ad alcun trattamento terapeutico che possa configurarsi come "accanimento terapeutico", come hanno stabilito i colleghi medici del dottor Sanchez ascoltati in sede di perizia clinica giudiziaria.
A livello di diritto, sebbene la Cassazione francese si sia pronunciata pochi giorni fa in senso opposto alla sentenza della Corte d'Appello che aveva chiesto all'ospedale di Reims, il 20 maggio scorso, di sospendere il protocollo eutanasico già iniziato, resta tuttora aperto il ricorso presentato dai genitori di Vincent al Comitato delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità. Per due volte il Comitato di Ginevra aveva chiesto - in base alla Convenzione internazionale sui diritti dei disabili ratificata anche dalla Francia - al Governo di questo Paese di non attuare la sospensione di idratazione e nutrizione in attesa di un esame approfondito del caso da parte del Comitato stesso e in base agli articoli della Convenzione".
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