A- A+
Cronache
Lampedusa, il Pd ha mollato Nicolini.Così ha perso la sindaca dell'accoglienza

IL PD MOLLA LA SINDACA DELL'ACCOGLIENZA DI LAMPEDUSA

E alla fine la sindaca dell'accoglienza, quella che ha accompagnato Matteo Renzi nella visita alla Casa Bianca da Barack Obama, ha perso. La sindaca dell'accoglienza, celebrata dal segretario del Pd nel momento di massima visibilità seguita al successo del documentario Fuocoammare, è stata sconfitta e bocciata dalla sua Lampedusa. La realtà è che la sconfitta arriva dopo che il Pd l'ha mollata. Metà del partito a livello locale le si era infatti messo contro, compreso il medico eroe Pietro Bartolo. E lei stessa aveva detto: "Il Pd non è con me. Sull'isola ha un altro candidato". E così è andata.

LAMPEDUSA, NICOLINI: "PUNITA PER AVERE DETTO MOLTI NO"

"Beh, sapevo di correre questo rischio. Ma ho pensato che valesse la pena provarci per continuare in questo importantissimo percorso di svolta. La mia ricandidatura a Lampedusa ha mostrato a tutti che non sono una carrierista: potevo accettare incarichi o candidature che mi avevano offerto. E non l'ho fatto. Purtroppo sono stata punita". Cosi', in un'intervista a La Repubblica, il sindaco uscente di Lampedusa , Giusi Nicolini, battuta alle amministrative da Salvatore Martello, che ritorna sullo scranno di primo cittadino dopo 15 anni. "Attorno al mio avversario Martello - dice - si sono coagulati interessi che con me erano stati soffocati, non avevano piu' rappresentanza". "La mia sostanza amministrativa - sottolinea - e' stata di aver fatto scelte dure a favore della legalita', a difesa del suolo e dell'ambiente. Non abbiamo pagato le imprese coinvolte nelle inchieste giudiziarie, ci siamo costituiti parti civili in delicati processi. Questo Comune, prima di me, era amministrato da un sindaco, De Rubeis, condannato in appello a 7 anni per corruzione. Beh, i suoi voti, l'altra volta dispersi, stavolta sono andati a Martello". "Quest'isola - ricorda Nicolini - cinque anni fa, nell'immaginario collettivo, era la porta dell'inferno, non dell'Europa. Bisognava spezzare l'isolamento, pretendere dalle istituzioni una risposta solidale: qui e' venuto pure Barroso, l'abbiamo fatto inchinare davanti alle bare. Oggi Lampedusa non e' piu' l'unica via d'accesso in Europa e non e' piu' neppure il luogo di vacanza dove si fa il bagno con il morto. Il turismo, con una sola pausa, dal 2012 e' in costante crescita". "Io non ho chiesto nulla - aggiunge -. Ho fatto sapere solo, prima che si chiudessero le liste, che a Lampedusa c'erano due candidati che provengono dal Partito democratico. Il Pd siciliano non mi piace, credo che ci sia stata una degenerazione della sua politica negli ultimi anni che ha favorito l'avanzata dei Cinque stelle. Ma continuero' il mio lavoro in segreteria. Spero solo che questa mia battuta d'arresto a Lampedusa non venga letta come la sconfitta dei sindaci che predicano l'accoglienza solidale degli immigrati". Unica consolazione un sms di Matteo Renzi: "Mi ha detto di non abbattermi e di proseguire nell'impegno. Gli ho risposto che mi prendo una breve vacanza e ricomincio con piu' energia di prima".

NEO SINDACO, CON ME STOP A CITTADINI INVISIBILI E SU ACCOGLIENZA REGOLE CERTE

"Dal voto emerge un dato: Lampedusa ha bisogno di un sindaco che amministri il territorio. Io sono stato eletto per fare questo, per risolvere emergenze e problemi rimasti bloccati per cinque anni. Non andrò a fare il ministro, il mio mestiere è dare risposte ai miei concittadini". Totò Martello, neo sindaco di Lampedusa, non usa giri di parole. Alle 'accuse' di Giusi Nicolini, primo cittadino uscente e fresca di nomina della segreteria del Pd, preferisce non rispondere. "Non ho intenzione di fare sterili polemiche, la campagna elettorale è finita, il giudizio sul suo operato è stato dato dal popolo e le elezioni democratiche hanno decretato il risultato". Da sempre in prima linea nell'accoglienza dei migranti, una delle quattro donne scelte da Renzi come 'simbolo dell'eccellenza italiana' per partecipare alla cena con l'ex presidente degli Stati Uniti, Nicolini è arrivata terza alle amministrative di domenica scorsa. Battuta da Totò Martello, presidente del Consorzio dei pescatori, sindaco per due mandati nelle Pelagie dal 1992 al 2002, che ha ottenuto il 40,3 per cento dei consensi (1.585 voti) lasciando l'uscente illustre al 24,28 per cento (955). Adesso mentre attende l'ufficializzazione il neo primo cittadino, "figlio di pescatori, pescatore a mia volta, laureato e imprenditore" si gode la vittoria. "Basta guardare Lampedusa per accorgersi della cattiva amministrazione di questi anni" dice.

Tags:
lampedusasindacomigranti
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

Annalisa fa doppietta

Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair


in vetrina
Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce

Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce





motori
Doppia vittoria per Kia EV9 ai World Car Awards 2024

Doppia vittoria per Kia EV9 ai World Car Awards 2024

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.