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Cronache
Attentato sede Lega, due ordigni rudimentali davanti alla sede di Treviso

 

Alle ore 13.55 un ordigno rudimentale è esploso in via Fontana 95, a Treviso, davanti alla sede della Lega. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, col personale operativo del nucleo Nbcr. Nessuna persona è rimasta coinvolta, limitati i danni al portone di ingresso. 

Attentato sede Lega, fatto brillare secondo ordigno

Un secondo ordigno trovato vicino alla sede della Lega a Treviso e' stato fatto esplodere poco fa dagli artificieri della polizia. Secondo le prime informazioni, si sarebbe trattato di un oggetto dotato di una sorta di meccanismo d'innesco. Alle operazioni hanno assistito anche alcuni dirigenti veneti del Carroccio.

Attentato sede Lega, c'è una rivendicazione

C'e' una rivendicazione, firmata da una sedicente cellula anarchica "Haris Hatzimihelakis /Internazionale" per l'attentato alla sede della Lega a Treviso. Si tratta di un volantino pubblicato sul web che, con data 12 agosto 2018, rivendica di aver "attaccato con un ordigno la sede della Lega a Treviso", e rimanda per questo gesto all'invito "lanciato dai compagni della cellula 'Santiago Maldonado', che hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio".

Il piano: il primo ordigno era una trappola

C'e' l'ipotesi che nascondessero un vero e proprio agguato per chi fosse giunto sul posto i due ordigni piazzati vicino alla sede della Lega a Treviso. Secondo fonti della Lega, avvalorate da chi sta indagando sul fatto, la prima 'bomba carta' trovato esplosa avrebbe dovuto richiamare l'attenzione, la seconda, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione, avrebbe potuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon rasoterra cui l'ordigno era collegato. 

ZAIA: “ATTO GRAVISSIMO, CHI ATTENTA ALLA DEMOCRAZIA TROVERÀ SEMPRE UNA FORTE OPPOSIZIONE DEMOCRATICA”

“Esprimo la mia più ferma condanna per l’attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale” Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il grave atto compiuto la notte scorsa al K3, sede della Lega a Treviso. “Un bruttissimo segnale – prosegue Zaia – contro quella che non è soltanto la sede storica di un movimento e di un partito, ma anche un luogo dove i cittadini e i militanti si ritrovano per un confronto che deve sempre essere aperto, franco e democratico. Da noi è così, se qualcuno altro vuol far prevalere altri linguaggi, sappia che troverà sempre una ferma e condivisa opposizione democratica”.

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legatreviso assalto mitra chiodi
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