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Cronache
Legittima difesa, con la nuova legge assolto chi ha un processo in corso

La nuova legge sulla legittima difesa, approvata dal parlamento a guida giallo-verde e voluta fortemente dalla Lega di Matteo Salvini (una guida su come funziona potete trovarla qui), cambia radicalmente la condizione di chi è finito a processo per eccesso colposo, per essersi difeso da un’aggressione in casa o nella propria attività. 

Ne abbiamo parlato con l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio nazionale Sostegno vittime ed eletta Garante Tutela vittime di reato per la Lombardia.

 

Avvocato, come incide la nuova legge sui processi in corso?

“Incide molto. In alcuni casi si verrà assolti con un certo automatismo”.

 

Si applica il principio del favor rei?

“Si, varrà la legge più favorevole all’imputato, quando un’imputato è accusato di eccesso colposo, anche se il reato ‘commesso’ è antecedente all’approvazione della legge. Una condotta che prima era considerata oggetto di possibile illecito ora non lo è più. Quindi si verrà assolti”.

 

Ci può raccontare di chi tra i processi in corso potrebbe rientrare in questi casi…!?

“Ad esempio c’è Mario Cattaneo che proprio il 5 aprile ha la prossima udienza istruttoria. Rapinato si è difeso. E’ stato rinviato a giudizio per eccesso di legittima difesa. Per lui questa riforma potrebbe comportare l’assoluzione. Ma ricordo anche Giuliano Barbieri, un commerciante della provincia di Modena che si è difeso da una rapina ed è stato condannato in primo e secondo grado”.

 

Risulta sia stato condannato per tentato omicidio ma i suoi legali hanno ricorso in Cassazione per la riqualificazione del reato. Quindi anche in questo caso potrebbe rientrare nell’eccesso colposo ed essere….!?

“Si, se la Cassazione fa scattare la riqualificazione del reato. Ci ritroveremo con il processo che dovrà tornare in appello, essere riqualificato e quindi... anche Barbieri potrebbe usufruire della nuova legge ed essere assolto. Ma ce ne sono tanti altri”.

 

Perché si fa tanto parlare di Far West e si fa ricadere le colpe su chi è aggredito? Le persone rapinate in casa o nella propria attività molte volte vengono uccise anche se non si difendono.

“Infatti. Sono tanti i casi in cui le persone che sono state uccise durante una rapina e con le armi più comuni. Come la mamma di Simone Benati di Bologna, uccisa in casa da due ragazzi stranieri durante una rapina e semplicemente con una bottigliata in testa. O c’è quello di Gianmichele Gangale che scopre i ladri durante una rapina e tra coltellate e vari colpi lo rendono paraplegico a vita”.

 

Qual è l’aspetto fondamentale della riforma?

“Che la legittima difesa si presuma sempre con situazioni di violazioni di domicilio, con violenza, forza, ecc… Quindi il cittadino aggredito ha diritto a difendersi e viene meglio circoscritto l’ambito d’indagine. Se ti trovi in casa una persona estranea che non dovrebbe esserci e che agisce con la violenza si presume che tu sia turbato e quindi che quando ti difendi sei sempre un aggredito che agisce. Ma accade una cosa nuova”.

 

Quale?

“Si è riequilibrato un principio. La legittima difesa, come era formulata prima, prevedeva un’inaccettabile e grave inversione della prova. La persona che si era difesa doveva dimostrare di aver agito per legittima difesa. La legittima difesa ora si presume sempre. Sarà il pubblico ministero a dover dimostrare il contrario, l’eccesso di omicidio colposo di chi si è difeso. Non accadrà più che l’imputato debba dimostrare di essere innocente perché si presume che ogni volta che si è difeso a casa sua da un’aggressione o una rapina non commette un reato. La vera follia era nell’inversione di questo principio. Questa riforma ha raddrizzato la stortura”.

 

E a chi, come molti magistrati, parla di incostituzionalità della norma cosa risponde?

“Un disegno di legge prima di essere portato in parlamento supera il vaglio costituzionale dell’ufficio legislativo. Poi ci possono essere dei particolari suscettibili ma vedo poco margine di manovra”.

 

Si dice che è incostituzionale perché mette sullo stesso piano la difesa della vita e la difesa di un bene, di una proprietà...

“Ma questa cosa non ha senso. Già la riforma del 2006 aveva introdotto oltre la difesa della vita propria quella della proprietà. In realtà ci troviamo di fronte ad un ostacolo già superato”. 

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