Lionel Messi, nuovi guai col fisco. Nel mirino una società a Panama
Non solo incubo Mondiali (calcio di rigore sbagliato contro l'Islanda) per Lionel Messi: potrebbero esserci guai fiscali in vista
di Vincenzo Caccioppoli
Il brutto esordio del mondiale di Russia da parte dell’asso argentino Lionel Messi, nella partita con l Islanda, potrebbe forse avere una giustificazione extracalcistica. Secondo alcune indiscrezioni della stampa spagnola, infatti, il calciatore e suo padre Jorge Horacio, dopo la condanna a pagare quasi 4 milioni di euro, da parte del fisco spagnolo nel 2016, potrebbero essere indagati dalle autorità panamensi per una società la “Mega star “ ancora attiva e registrata appunto nel paese centroamericano, di recente finito nell’ occhio del ciclone per lo scandalo dei cosiddetti “Panama Papers”. Secondo le autorità di Panama, infatti, lo scorso anno la stessa società avrebbe effettuato operazioni sospette, in più occasioni, successivamente anche alla condanna subita in Spagna. Secondo alcuni documenti finiti in mano alla stampa spagnola, la procura panamense starebbe indagando il giocatore, per alcune operazioni effettuate, utilizzando i servizi del celebre studio Mossack Fonseca, recentemente chiuso proprio a seguito dello scandalo dei “Panama papers”. Questi documenti, altamente compromettenti, risalirebbero al periodo che va da Febbraio 2016 fino a Novembre 2017, solo tre mesi prima che
il celebre studio di fiscalisti e fiduciarie panamense chiudesse i battenti a Panama ed in altri 40 paesi. Eh si perché ad aggravare la questione sembra che il sistema di società fittizie o
Comunque poco chiare delle asso argentino, poco incline evidentemente a pagare il dovuto al
Fisco, si ripetesse in Uruguay, Belize, Svizzera e Gran Bretagna, tutti paesi da tempo nel mirino delle autorità internazionali proprio per il loro atteggiamento piuttosto “accomodante “
con chi vuole evitare di pagare le imposte. Tornando alla questione della società di comodo “Mega star”, che secondo i legali del giocatore la società era stata messa in liquidazione a Giugno 2016, ma come riporta un documento riservato pubblicato su “Elconfidencial.com” la società risulterebbe ancora attiva presso il registro delle imprese di Panama. La UAF, autorità fiscale di quel paese sembra aver confermato l esistenza di questa indagine su Messi, malgrado abbia tentato fino all ultimo di mantenere tutto segreto. Insomma le accuse del Fisco spagnolo che hanno portato alla condanna di Messi facevano leva proprio sul fatto che il giocatore utilizzasse società di comodo come appunto la Mega star, basate in paradisi fiscali, per nascondere i guadagni derivati dai diritti di immagine negli anni 2007, 2008 e 2009 ( oltre 10 milioni di euro). Resta da capire ora se, sembra, queste operazioni “opache”siano state portate avanti anche in anni successivi al 2009,considerando che le autorità di Barcellona hanno rinviato a giudizio e Messi e suo padre, nel giugno del 2013. Alcune società come quella basata nel Regno Unito, Sport enterprise Ltd, infatti, sono state chiuse solo lo scorso anno, altre invece, come la “ Mega star” o la “Sidefloor ltd” sembrano invece ancora attive. Siamo solo agli inizi e la condotta penale e’ chiaramente tutta ancora da dimostrare, come le vere eventuali responsabilità’. Ma nel caso di una nuova condanna per evasione fiscale, secondo le dure leggi spagnole in materia, si potrebbe profilare anche la clamorosa ipotesi del carcere per il più forte calciatore del mondo.
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