Manca solo lui. E per ora Scotland Yard mantiene il più stretto riserbo anche sulla sua identità. E' il terzo terrorista dell'attentato di sabato notte al London Bridge, che insieme con Kuhram Shazad Butt e a Rachid Redouane, ha investito, accoltellato e ucciso sette persone, e per il quale una pista porterebbe dritta dritta al nostro Paese.
Ma il suo nome è noto, secondo quanto riferisce Repubblica. Si tratta di un uomo di origini marocchine sul quale stanno indagando sia la polizia inglese e sia la nostra Antiterrorismo.
Dagli uffici italiani non trapela niente. Non è chiaro, dunque, se il terzo attentatore di Londra sia semplicemente passato in Italia o se vi abbia vissuto stabilmente. Né se aveva mostrato segnali di radicalizzazione nel nostro Paese.
Una fonte di intelligence consultata da Repubblica si limita a dire che l'indagine "è in corso", senza specificare se sia collegata al trasferimento sospetto di denaro con money transfer, effettuato da un gruppo di pachistani tra Londra e l'Italia, di cui è stato dato conto ieri.