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Cronache
Louis Vuitton, altro che made in Italy. "Scarpe e borse fatte in Romania"

LOUIS VUITTON, SCARPE E BORSE FATTE IN ROMANIA?

Le scarpe di Louis Vuitton? Non sempre sono davvero "made in Italy". Così anche per le borse. Almeno secondo una rivelazione che arriva dal Regno Unito. Secondo quanto si legge nell'esclusiva del Guardian, il grosso delle scarpe LV proviene da Cisnadie, cittadina della Transilvania che con l'arte delle calzature ha da sempre poca familiarità. La fabbrica è uno dei segreti meglio custoditi, al punto che - hanno rivelato alcune fonti al quotidiano britannico - è stato fatto in modo che lo stabilimento non risulti nemmeno nelle ricerche di Google. Il nome dell'impianto è Somarest, una sussidiaria della Maison Louis Vuitton il cui logo però all'esterno non compare mai. Prima del Guardian, nel 2014, una tv francese cercò di realizzare un reportage sulla fabbrica, ma la richiesta fu rifiutata. A denunciare lo scandalo era stato un lavoratore dello stesso impianto, che aveva raccontato che le scarpe che escono dalla Somarest vengono spedite in Italia, dove vengono suolate e vendute come prodotto fabbricato nel Paese. Una dichiarazione rigettata da Bernard Arnault, proprietario del gruppo LVMH e uomo più ricco di Francia, con un patrimonio di 37,2 miliardi di dollari. "Ora che il Guardian ha potuto riportare per la prima volta direttamente dall'interno della fabbrica, è in grado di confermare che ogni settimana decine di migliaia di paia di scarpe lasciano lo stabilimento curate nei minimi dettagli eccetto la suola", si legge sul quotidiano. Nel 2009 è stata aperta la seconda fabbrica ad Avrig, dove sono fatte anche delle borse.

LOUIS VUITTON, NIENTE MADE IN ITALY?

Ma quando la scarpa più famosa al mondo inizia a parlare italiano? Tutto il materiale utilizzato è importato dalla Francia, spiega la portavoce al Guardian. Dopo aver assemblato la scarpa, quest'ultima viene spedita in Francia o in Italia per poter essere suolata, un processo che le garantirà il marchio Made in Italy o Made in France, secondo le disposizioni dell'Ue. Per poter sciogliere il nodo della produzione globalizzata, nel 2014, il Parlamento europeo si è espresso sulle regole del "made in": in pratica, nel caso dei beni prodotti in più nazioni, il Paese di origine risulta essere quello in cui il prodotto viene sottoposto all'ultimo, sostanziale ed economicamente giustificato processo". Ecco perché nelle Louis Vuitton la suola viene applicata sempre dopo l'esportazione. Il risultato è che queste scarpe non solo vengono vendute a pieno costo come Made in Italy nel nostro Paese, ma vengono anche riesportate in Romania e vendute nelle boutique di Bucarest come prodotto italiano o francese.

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louise vuittonborse made in italy
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