Macerata, i genitori: "Pamela non è morta di overdose"
"Pamela fumava, ma non usava siringhe"
Temiamo "che qualcuno le abbia fatto qualcosa di male lì dentro", ovvero nella comunità da dove Pamela Mastropietro è scappata. Lo ha detto la mamma della ragazza morta a Macerata il 30 gennaio, Alessandra Verni, intervistata insieme all'ex marito Stefano Mastropietro durante la registrazione di Porta a Porta di Bruno Vespa.
"Quando fai i bagagli e lasci un posto - ha detto il padre - hai avuto per forza un problema". La madre ha aggiunto: "Pensiamo dal più piccolo problema a quello più grave cioè che qualcuno le abbia fatto del male".
"La sostanza stupefacente, Pamela, non l'ha mai assunta per endovena, la inalava o la fumava. Non ha mai usato una siringa: questo è un dato di fatto, una certezza. Per questo escludiamo che possa essere morta per overdose".
Ha aggiunto Stefano Mastropietro, il padre di Pamela. L'avvocato Marco Valerio Verni, legale della famiglia e zio di Pamela, ha sostenuto che qualcun altro potrebbe averle fatto l'iniezione. Secondo la madre di Pamela, Alessandra Verni, invece, "può essere stato il nigeriano ad averle detto comprami questa siringa, mi serve. Lui è padre, ha una bambina piccola, non so come l'abbia ingannata".
"Anche noi vorremmo riabbracciare nostra figlia». Proseguono i genitori di Pamela rispondendo a Bruno Vespa su Innocent Oseghale che tramite il suo avvocato aveva detto: «vorrei riabbracciare mia figlia e la mia compagna". Al nigeriano, la mamma di Pamela ha chiesto: "e se fosse successo a tua figlia? Perché l'hai fatto? Se tu rimani lì ad assistere a quello scempio, tu sei complice uguale agli altri se non fai nulla".