Mafia, parla un nuovo pentito. Arrestato il figlio dell'autista di Riina
Duro colpo a Cosa Nostra a Palermo grazie a un nuovo pentito, Sergio Macaluso, uno dei capi del mandamento di Resuttana, in carcere da due anni. Le sue confessioni ai magistrati della Dda di Palermo hanno fatto scattare un fermo per cinque boss accusati di mafia ed estorsione. Tra loro il 40enne Giuseppe Biondino, il figlio dell'ergastolano Salvatore, autista e uomo di fiducia di Riina. Ufficialmente, era solo il gestore di un'agenzia di pubblicita', la "MP", in realta' curava diversi affari per conto del clan che opera nel centro di Palermo. Biondino e' accusato di essere il nuovo capo del mandamento di Resuttana, clan colpito nelle scorse settimane con un blitz che ha portato all'arresto di una trentina di persone. In carcere e' finito anche il 37enne Francesco Lo Iacono, nipote del boss Francesco Lo Iacono, storico capomafia di Partitico ucciso nel 2005. E' accusato dell'incendio di una concessionaria di auto nel 2015 e si preparava a fuggire in Germania. Infatti i cinque sono stati fermati dai carabinieri, su provvedimenti firmati dal procuratore Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Salvo De Luca e dai pm Roberto Tartaglia, Amelia Luise e Annamaria Picozzi, dopo che si e' scoperto che preparavano la fuga all'estero. Biondino si era recato piu' volte in Spagna con l'intenzione di organizzare la sua imminente latitanza. Sarebbe lui il nuovo "reggente" del mandamento di San Lorenzo ed e' accusato di diverse estorsioni. In carcere sono finiti anche Salvatore Ariolo e Ahmed Glaoui, accusati di mafia ed estorsione e Bartolomeo Mancuso, accusato di estorsione. Gli arresti sono stati resi possibili dalle dichiarazioni di Macaluso che ha confessato due omicidi e ha fornito i nomi dei mafiosi che stanno gestendo la riorganizzazione di Cosa nostra a Palermo e in provincia. E' stata la conferma di una serie di indicazioni su cui gia' lavoravano i carabinieri, anche grazie alle denunce di un commerciante che ha ammesso di aver pagato il pizzo e di un imprenditore che si e' rifiutato di far lavorare una ditta imposta dai boss.