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Cronache
Malagò gestiva biglietti per 2,5 mln. Da Floris a Palamara: ecco i beneficiati

Con l'insediamento del nuovo governo giallorosso, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha lanciato la sua crociata contro la società Sport e Salute (istituita con la legge di Bilancio del 2018) che ha come azionista il Ministero dell'Economia e finanza e risorse per quasi 400 milioni. "Un tesoretto - riporta La Verità - sottratto alla struttura di Malagò a cui sono destinati solo 40 milioni per la missione esclusiva di preparare gli sportivi per le Olimpiadi. Il casus belli che ha portato Malagò a denunciare una 'mancanza di rispetto' è stata la decisione di sottrarre al Coni la gestione dei biglietti omaggio, consegnati da Roma e Lazio come parziale contropartita in natura per l'utilizzo dello stadio Olimpico. Le due società di calcio pagano da 3 ai 3,3 milioni di canoni annui, ma ottengono uno sconto qualificabile tra i 500.000 e i 700.000 mila euro grazie ai tagliandi. In realtà i posti collegati ai preziosi ticket, pur non potendo essere venduti, hanno un valore commerciale molto superiore, visto che si trovano nella zona più ambita dello stadio".

Oggi Sport e Salute concede 20 biglietti omaggio per la Roma e 12 per la Lazio. Oltre a 70 tessere stagionali. Prima la Roma "metteva a disposizione del Comitato Olimpico (e ora di Sport e salute) 496 poltroncine". In tutto l'anno scorso "ne sono stati occupati 8.856 con la Roma e 7.930 con la Lazio" tra campionato a coppe.   Secondo La Verità "facendo  una media al ribasso e assegnando a ogni tagliando un valore di 150 euro, potremmo dire  che nell'ultimo campionato il Coni ha avuto disposizione 2,5 milioni di euro biglietti da donare, anche agli amici degli amici". Nei giorni scorsi Malagò ha spiegato: "Questo è talmente uno sgarbo al Coni che adesso atleti e tecnici sono ospiti della società e per questo devo ringraziare Lotito, Fienga, Baldissoni e Sky che si sono comportati in modo ineccepibile".

Dalla Sport e Salute - riporta La Verità - ribattono che sportivi e presidenti per partite sono loro ospiti, mentre a perdere il posto saranno piuttosto politici, attori, giornalisti, magistrati e professionisti vari. Lo Sport e Salute ha avviato "due audit, inchieste interne, per verificare l'utilizzo che è stato fatto dei biglietti omaggio".  I primi risultati "hanno portato a individuare i maggiori utilizzatori di ticket gratuiti della scorsa stagione calcistica", scrive La Verità. "Nell'elenco dei più assidui si trovano politici come Maurizio Gasparri (20 biglietti), Fabrizio Cicchitto e Fabio De Lillo (19), l'ex vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti (15) Gerardo Labellarte (13), ex prefetti come Achille Serra (24)". E ancora, magistrati della Corte dei Conti "come Antonella Menna, Marco Villani (entrambi 24), Roberto Benedetti, Giovanni Zotta (15)" o "Paolo Balducci (14) o colleghi magistrati come Vincenzo Barbieri (13)". Nella lista "ci sono anche personaggi individuati alla voce 'banche, assicurazioni', come Luigi Abete, Carlo Cancellieri e Adriano Ranucci (19), il giornalista sportivo Carlo Santi (21), l'imprenditore Roberto Naldi (20), professionisti di grido come Francesco Cognetti (20), Guido Cecinelli (17) e Cesare San Mauro (16) o ancora boiardi di Stato come Calogero Mauceri (16). Hanno usufruito degli omaggi anche rappresentanti delle forze dell'ordine e del'esercito. Tra i nomi emersi pure quelli degli attori Claudio Amendola (11) e Claudia Gerini (6)".

"C'è poi la gara dei nuclei familiari - scrive La Verità - Il giudice Villani e i suoi parenti totalizzano in cinque la bellezza di 47 biglietti, i Ranucci 38 in due, Palamara e figli 30, i Ciocchetti 29, i familiari di Luca Cordero di Montezemolo 23, il politico Antonio Maria Rinaldi 15 tagliandi divisi tra 13 affini, Bruno, Federico e Daniele Vespa (11 solo quest'ultimo) 14, Giovanni Floris e i figli 13".

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