Fondatore e direttore
Angelo Maria Perrino

Maltempo, allerta alluvione su Piemonte e Liguria. La mappa del maltempo

Continua a piovere al Nordovest. Oggi la giornata più critica per il maltempo

meteo

La situazione del maltempo diventa sempre più critica su Liguria e Piemonte, le piogge non smettono di cadere sulle due regioni e anzi, continueranno almeno fino a stasera. La redazione web del sito www.iLMeteo.it avvisa che è atteso grave maltempo su Liguria e Piemonte: oggi il tempo peggiorerà ulteriormente con nubifragi diffusi e alto rischio alluvionale.

Sono quattro i motivi principali di questa situazione di maltempo:

1. Blocco anticiclonico ad est, che impedisce il normale spostamento delle perturbazioni che quindi stazionano per più giorni sullo stesso posto.

2. Venti di estrazione libica, in partenza secchi, si caricano di molta umidità dovendo attraversare un percorso più lungo rispetto a quelli di origine algerina.

3. Quota neve elevata. La neve caduta in questi giorni si scioglierà, andando ad ingrossare i torrenti, pioverà in alta montagna e la pioggia troverà un terreno già zuppo.

4. Orografia: sia per la Liguria che per il basso Piemonte le montagne si trovano vicine al mare.

Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it avvisa che giovedì è atteso il grosso della perturbazione con piogge abbondanti e rischio nubifragi dapprima su Piemonte e Liguria, poi sulla Sardegna ed entro sera su Emilia, Toscana, resto del Nord, quindi Lazio, Roma con nubifragio, Sicilia e Calabria tirrenica. Un miglioramento del tempo è atteso nel corso di venerdì.

ALLERTA MALTEMPO IN PIEMONTE - Piogge intense sono cadute su tutto il Piemonte nella giornata di mercoledi'. La protezione civile, che monitora l'evolversi della situazione riferisce che a parte il Tanaro che nella zona di Garessio (Cuneo) ha sfiorato il livello di guardia, gli altri fiumi sono rimasti tutti sotto il livello di attenzione. La maggior precipitazione nelle 12 ore si e' registra nella stazione di Piaggia nel cuneese.

L'intensificazione del maltempo ha indotto alcuni sindaci alla chiusura per oggi delle scuole nei comuni di Torre Pellice, San Secondo di Pinerolo, Bricherasio, Prarostino, Porte e Villar Pellice nel torinese; nel cuneese sono giunte comunicazioni di chiusura a Bagnolo Piemonte, Nucetto, Bagnasco, Priola, Levice e Garessio, mentre quelle Lesegno, Ceva e Ormea resteranno chiuse fino venerdi'. I sindaci di Biella, di Borgofranco, Nebbiuno, Arona e Novara, di Pomaretto, Angrogna, Villar Pellice, Trana, e Perosa Argentina e di Ornavasso hanno attivato i Centri operativi comunali. Le Prefetture hanno aperto i Centri operativi misti di Alessandria, Bosio, Castellazzo Bormida, Ovada, e nel Novarese di Borgomanero e i Centri di coordinamento soccorso, ad Alessandria, Asti, Biella e Torino.

L'allerta meteo riguarda in particolare il Cuneese: nella riunione che si e' tenuta in Prefettura, alla quale hanno partecipato gli enti preposti al soccorso e le forze dell'ordine, e' emerso che, almeno fino a venerdi', il cattivo tempo non cessera'.

In vista delle precipitazioni che caratterizzeranno la giornata di oggi, a preoccupare e' soprattutto l'innalzamento dei corsi d'acqua, in particolare nelle valli Tanaro, Belbo e Bormida, nel Monregalese e nelle valli del valli Saluzzese. 

MALTEMPO, COLDIRETTI: IL PO SI E’ ALZATO DI 1,5 METRI IN 24 ORE

Per effetto delle intense precipitazioni il livello idrometrico del fiume Po è salito di oltre un metro e mezzo in sole ventiquattro ore. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti a Piacenza dal quale si evidenzia come il rapido aumento del livello del principale fiume italiano sia significativo delle criticità in molti corsi d’acqua e torrenti con piene, esondazioni e frane. Su un territorio fragile per il consumo di suolo si abbattono – sottolinea la Coldiretti - i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Il risultato – continua la Coldiretti - è che sono saliti a 7145 i comuni italiani, ovvero l'88,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

Di questi 1640 hanno nel loro territorio solo aree a derivata propensione a fenomeni franosi, 1607 sono invece i comuni a pericolosità idraulica e 3898 quelli in cui coesistono entrambi i fenomeni. Le regioni con il 100% dei Comuni a rischio idrogeologico sono sette: Valle d'Aosta, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Molise e Basilicata. A queste si aggiungono Calabria, provincia di Trento, Abruzzo, Piemonte, Sicilia, Campania e Puglia con una percentuale di comuni interessati maggiore del 90%. Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia - precisa la Coldiretti - deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola.

In Europa vengono distrutti 100.000 ettari di suolo fertile ogni anno, soffocando sotto il cemento un’area grande come l’intera città di Roma secondo ACLI, Coldiretti, FAI - Fondo Ambiente Italiano, INU - Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, Lipu, Slow Food, WWF ed altre realtà italiane che insieme a 400 organizzazioni europee si sono unite nella campagna #SALVAILSUOLO. L’obiettivo dell’Iniziativa dei Cittadini Europei “People4soil”: è raccogliere un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado costante: minacce che hanno effetti diretti sulla nostra vita, la nostra alimentazione, la nostra salute. Una petizione per ottenere una legislazione specifica per tutelare il suolo a beneficio delle generazioni presenti e future che puo’ essere sostenuto con la firma sul sito https://www.salvailsuolo.it.


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