Marchionne, caos insulti social. Di Battista: serve rispetto per una tragedia
Di Maio: "Sinistra vile su Marchionne Oggi lo attaccano, ma fino a ieri..."
"Mi chiedete qualcosa su Marchionne, Rispettare questa fase, sono oscene sia le beatificazioni sia le critiche da parte di coloro che stavano zitti. Portate rispetto per una tragedia umana e non c'è nulla da dire, non è necessario commentare ogni cosa". Lo ha detto l'ex deputato grillino Alessandro Di Battista attraverso una diretta su Facebook.
FCA: DI MAIO, SEDICENTE SINISTRA OGGI ATTACCA MARCHIONNE, COMPORTAMENTO VILE - ''E' strano vedere che quelli che hanno permesso la sedicente sinistra, quando Sergio Marchionne era amministratore delegato ed era potente gli hanno fatto fare quello che voleva e adesso, che si trova in situazioni critiche, lo attacca. E' un comportamento vile, se era gente coraggiosa si scagliava con delle leggi 10 anni fa''. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, intervenendo al programma di La7 'Laria che tira'. ''Mi è dispiaciuto quello che è successo in questi giorni'', aggiunge.
MARCHIONNE: TOCCAFONDI, ROSSI LA SMETTA DI FARE L'HATER DA TASTIERA - "Il presidente della Toscana Enrica Rossi ha sprecato un'altra occasione per evitare di gettare parole al vento. Gli capita spesso, ma almeno di fronte a un dramma umano come quello di una persona che sta lottando fra la vita e la morte, avrebbe potuto fermarsi un attimo prima di gettarsi nel baratro delle polemiche da social come un qualsiasi trivio hater da tastiera. Fare un passo indietro nel nome del rispetto del dolore è preferibile a sparare sentenze, tra l'altro fondate solo sul pregiudizio, per conquistare qualche condivisione su Twitter e su Facebook''. Così il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi entra nella polemica scatenata dal governatore della Toscana sui social su Sergio Marchionne e la Fiat in cui Rossi ha accusato il manager italo-canadese di aver ridotto all'osso gli occupati dell'industria automobilistica per la felicità degli azionisti ma non preoccupandosi del destino produttivo di uno dei principali comparti industriali e occupazionali italiani. ''I numeri lanciati a casaccio da Rossi - spiega Toccafondi - sono facilmente smentibili, e gli sarebbe bastata la pazienza di andare a vedere cosa era la Fiat prima di Marchionne, cioè un'azienda sull'orlo del fallimento, e cosa è oggi la nuova Fca sia come livelli occupazionali che produttivi, per evitare certi giudizi". "Ma purtroppo c'è una certa sinistra che da sempre sentenzia sul pregiudizio cercando di piegare i fatti alle proprie opinioni ancorché infondate. Salvo poi vedersi smentire dalla realtà - aggiunge Toccafondi - Con questa sinistra piena di sentenze senza prove, e ovviamente sempre a carico degli altri non si costruisce niente, sarebbe ora che chi, a cominciare dal Pd, crede nelle riforme dica chiaramente da che parte stare."