Mattarella: gravissimi rischi da odio etnico e nazionalismi
Foibe, Mattarella: siano monito verso i gravissimi rischi del nazionalismo e dell'odio etnico
Le stragi delle foibe non possono essere dimenticate e sono un ammonimento verso i gravissimi rischi del nazionalismo e dell'odio etnico. Cosi' il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Giorno del ricordo. "Il Giorno del Ricordo e' stato istituito dal Parlamento per ricordare una pagina angosciosa che ha vissuto il nostro Paese nel Novecento - afferma il Presidente -. Una tragedia provocata da una pianificata volonta' di epurazione su base etnica e nazionalistica. Le foibe, con il loro carico di morte, di crudelta' inaudite, di violenza ingiustificata e ingiustificabile, sono il simbolo tragico di un capitolo di storia, ancora poco conosciuto e talvolta addirittura incompreso, che racconta la grande sofferenza delle popolazioni istriane, fiumane, dalmate e giuliane". "Alla durissima occupazione nazi-fascista di queste terre, nelle quali un tempo convivevano popoli, culture, religioni diverse - ricorda Mattarella - segui' la violenza del comunismo titino, che scateno' su italiani inermi la rappresaglia, per un tempo molto lungo: dal 1943 al 1945. Anche le foibe e l'esodo forzato furono il frutto avvelenato del nazionalismo esasperato e della ideologia totalitaria che hanno caratterizzato molti decenni nel secolo scorso". Il capo dello Stato sottolinea come "i danni del nazionalismo estremista, dell'odio etnico, razziale e religioso si sono perpetuati, anche in anni a noi molto piu' vicini, nei Balcani, generando guerre fratricide, stragi e violenze disumane". Ma "l'Unione Europea e' nata per contrapporre ai totalitarismi e ai nazionalismi del Novecento una prospettiva di pace, di crescita comune, nella democrazia e nella liberta'. Oggi, grazie anche all'Unione Europea, in quelle zone martoriate, si sviluppano dialogo, collaborazione, amicizia tra popoli e stati. Le stragi, le violenze, le sofferenze patite dagli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati non possono essere dimenticate, sminuite o rimosse. Esse fanno parte, a pieno titolo, della storia nazionale e ne rappresentano un capitolo incancellabile, che ci ammonisce sui gravissimi rischi del nazionalismo estremo, dell'odio etnico, della violenza ideologica eretta a sistema".