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Cronache
Me Too, le attrici italiane denunciano. Boldrini: “Molestatori non vinceranno"

Me Too, in 223 testimoniano gli abusi nel mondo dello spettacolo italiano

Una rivolta silenziosa, quella di oltre 200 attrici italiane molestate, che hanno deciso di raccontare la propria storia, per non tacere mai più. 223, per la precisione, i casi di abusi emersi spontaneamente, 207 con vittime donne, 12 attrici offese che si sono rivolte al tribunale e altre 20 che hanno testimoniato per loro. Numeri alti, raccolti dalle associazioni Amleta e Differenza Donna, presentati oggi 16 gennaio in un incontro presso l'Associazione della Stampa Estera. Numeri che, purtroppo, sono ben lontani dal rappresentare il panorama completo del sistema di potere ancora fortemente sessista e patriarcale del mondo dello spettacolo.

Non solo numeri: storie, persone, parte di un movimento, quello del #MeToo, che “in Italia non è mai iniziato” denunciano le attrici. Ma che ora, grazie ai racconti e alle testimonianze, rimaste anonime, di coloro che hanno subito abusi nel mondo dello spettacolo, hanno riaperto un dibattito sull'esigenza di un intervento e di un cambio di marcia culturale sui set, i teatri, in occasione dei provini e anche nelle scuole. "Crediamo che il fenomeno sia molto più ampio – ammette Cinzia Spanò, attrice e presidente di Amleta – Si tratta solamente di una parte di un problema che troppo spesso, quando si parla di violenza sulle donne, resta sommerso. Bisogna creare un clima di consapevolezza e assumersi la responsabilità di contrasto alla violenza in maniera collettiva".

Movimento #MeToo, Laura Boldrini: “I molestatori non la faranno franca”

E alle loro voci si è unita anche quella dell’ex presidente della Camera Laura Boldrini, che su Facebook ha commentato: “Le testimonianze di tante attrici molestate fanno emergere un sistema marcio basato sull’abuso di potere a scopo sessuale. Grazie ad Amleta e a Differenza Donna per sostenere chi con coraggio denuncia. I molestatori devono sapere che non la faranno più franca". 

La stessa Boldrini, qualche giorno fa, aveva supportato i racconti che via via stavano emergendo, racconti a tratti ridondanti, e con parecchie analogie tra i singoli casi. Seppure ognuno con la propria singolarità: “Costrette a spogliarsi durante i provini. A subire abusi, ricatti e richieste sessuali da produttori, registi, colleghi. Testimonianze di violenze subite dalle attrici in Italia. Sono con loro. Basta allo schifo sessista. #questononènormale”

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