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Cronache
A Roma una terra dei fuochi bis, mega discarica vicino a Fiumicino

Mega discarica a Fiumicino, vicino all’aeroporto Leonardo da Vinci. Falde inquinate fino a Fregene

La zona di Fiumicino vicino alla foce del Tevere, dove avvenne l’omicidio di Pier Paolo Pasolini, è un luogo lunare, che sembra uscito da un film horror ed è rimasto intatto dagli anni ’50 dello scorso secolo. Un paesaggio brullo, spazzato spesso da un vento impetuoso. Quando piove il villaggio dei pescatori, ad esempio, va regolarmente sott’acqua ed occorrono potenti idrovore per succhiarla via insieme al fango. In realtà la campagna romana nasconde spesso megadiscariche nella vegetazione che la rende invisibile ma questa volta c’è stata un’eccezione. La megadiscarica di Ponte Galeria, definita una nuova “terra dei fuochi”, è stata scoperta dai piloti degli aerei in atterraggio all’aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci che sfruttando la possibilità della vista dall’alto le hanno individuate a causa del fumo dovuto a roghi ed incendi.

La zona è vicina al complesso commerciale Leonardo e alla “Commerce City” della Nuova Fiera di Roma. Un’archivista alla Regione Lazio, è stata arrestata dalla Polaria e ora è ai domiciliari a disposizione del gip Simona Calegari che ha accolto la richiesta del Pm Antonio Clemente. L’inquinamento riguarda 18 ettari che giunge fino alla “Tenuta dei Massimi”, a Fregene. Quindi un territorio vastissimo.

LEGGI ANCHE: Terra dei fuochi, "tumori legati ai rifiuti": la conferma dal report Iss

Secondo il gip la funzionaria ha prodotto: “una compromissione e un deterioramento significativi e misurabili delle acque e dell’aria, di porzioni estese e significative del suolo e del sottosuolo in un’area occupata”. Nella tenuta adibita a discarica, oltretutto occupata abusivamente, si sono scoperti oltre cento animali, tra cui tre cavalli, in condizioni pessime. Le tariffe per lo scarico di materiali erano tra i 500 e i 1000 euro ed erano pagate da ditte di ristrutturazione e da chi aveva bisogno di svuotare a basso costo i cantieri. A quanto emerge la donna aveva anche minacciato un pastore che si occupava della zona dicendo “sono amica degli Spada”.

Un paio di anni fa aveva anche denunciato un vicino in roulotte accusandolo di stoccare i rifiuti e quindi è accusata anche di calunnia. L’Ama ha valutato che occorreranno almeno 100 autotreni per svuotarla. Come dicevamo, questa scoperta ha rilevanza nazionale, infatti la notizia non solo è giunta ai Tg ma è anche stata ripresa all’estero sia per l’estensione della zona coinvolta sia per la particolare modalità di scoperta aerea. Il Lazio, in gran parte ricoperto da una folta vegetazione, presenta le condizioni ideali per nascondere i rifiuti. Infatti anche la città di Roma, nelle zone boschive, è piena di mini-discariche. Qualche anno fa si era parlato di una videosorveglianza via satellite ma poi non se ne è saputo più nulla. Sarebbe utile riprendere il progetto e magari valorizzarlo adeguatamente perché la visione dall’alto è utilissima per scoprire le discariche e questo caso scoperto dai piloti degli aerei è significativo.

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