A- A+
Cronache

Allarme meningite in Toscana. Secondo decesso in due giorni: muore Lilia Agata Caputo, ricoverata da un mese a Livorno

 

Non ce l'ha fatta Lilia Agata Caputo, 64 anni, ricoverata da un mese all'ospedale di Livorno a causa della meningite. La donna, originaria di Rimini ma residente a Viareggio (Lucca), è deceduta a causa di complicazioni legate a una vasculite cerebrale. Per l'ex insegnante, che era in pensione dalla scorso anno scolastico, il calvario era iniziato il 24 ottobre con febbre alta.

A morire a causa della meningite C, ieri a Firenze, è stata invece una donna di 45 anni, una immigrata russa che lavorava come collaboratrice domestica e abitava nella zona delle Cure. La donna era arrivata all'ospedale di Santa Maria Nuova in gravissime condizioni, priva di sensi. È sopravvissuta in ospedale per due ore, dalle 5 alle 7. I medici hanno avuto giusto il tempo di rendersi conto di quanto stava succedendo, tentare una terapia farmacologica e inviare i campioni dei prelievi al Meyer. La risposta è arrivata velocemente: l’infezione da meningococco C ha colpito di nuovo in Toscana e questa volta ha provocato una vittima, la dodicesima in meno di due anni e oggi la tredicesima considerando anche l'insegnante in pensione morta a Livorno.
Bisogna capire se nel caso fiorentino e in quello livornese a colpire sia stato il sottotipo di meningococco C St11, quello che in Toscana nel 2015 e nel 2016 ha provocato 57 ricoveri, dei quali 26 quest’anno. Si ritiene molto probabile che sia così per via di una serie di sintomi riferiti dal compagno della donna russa, tra i quali un mal di pancia che di solito non si manifesta insieme alla meningite batterica. La certezza che l’agente responsabile sia lo stesso di quasi tutti gli altri casi registrati in Toscana in questi due anni, comunque, la potranno dare solo gli esami svolti dal laboratorio del Meyer diretto da Chiara Azzari, il centro di riferimento regionale per questo tipo di accertamenti. I risultati saranno a disposizione a breve.
 
L’ufficio di igiene dell’azienda sanitaria fiorentina ieri mattina ha subito avviato l’indagine epidemiologica, con la ricerca dei contatti della donna malata. Tutti coloro che l’hanno incontrata negli ultimi dieci giorni dovranno prendere una compressa di antibiotico. Tra questi, oltre ad amici, conoscenti e familiari, oltre alle famiglie dove lavorava, anche il personale sanitario che l’ha seguita, quindi chi si trovava a bordo dell’ambulanza che l’ha soccorsa l’altra notte e anche medici e infermieri che erano di turno al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, una delle strutture che ha visto più casi di meningite in Toscana. In tutto si tratterebbe di poche decine di persone quindi si conta di chiudere la profilassi nel giro di poco tempo. L’antibiotico elimina eventuali meningococchi C presenti nella gola delle persone. Fino ad ora questo tipo di prevenzione ha sempre funzionato, e infatti in in Toscana non si vede un caso “secondario”, cioè di persona contagiata direttamente da un altro malato, da oltre 10 anni. L’ultima volta che la malattia è passata direttamente, e cioè non attraverso portatori sani, da una persona all’altra è avvenuto all’interno di una discoteca. La Regione ormai da diversi mesi ha chiesto agli uffici di igiene di fare una profilassi “allargata”, coinvolgendo il maggior numero di persone possibili anche per eliminare eventuali portatori sani del meningococco C.

La vaccinazione. Con la notizia di un caso mortale di meningite a Firenze, le richieste di vaccino anti meningococco sono subito più che raddoppiate. Ieri intorno all’ora di pranzo di ieri si è saputo della morte della donna di 45 anni a Santa Maria Nuova a Firenze e c’è chi si è subito attaccato al telefono per contattare il Centro di prenotazione della Asl Toscana centro. I numeri sono ancora bassi, del resto dopo l’estate non si vaccinava quasi più nessuno, ma le percentuali spiegano comunque quanto la paura spinga verso la prevenzione. Lunedì scorso, il 14 novembre, in tutto avevano chiamato 42 persone per prenotare la vaccinazione. Ieri il dato è salito a 97 e probabilmente oggi sarà ancora maggiore. Del resto il medicinale che viene iniettato gratuitamente dalle Asl a tutti i toscani resta l’unico strumento per fronteggiare l’epidemia. Ieri l’assessore alla Salute Stefania Saccardi ha di nuovo invitato i cittadini a contattare le aziende sanitarie: «Ricordo che la Regione ha prolungato la campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C fino al 31 marzo 2017». Visto che i bambini tra 0 e 10 anni hanno quasi tutti preso il farmaco (la copertura è al 90%), si punta tanto su chi ha tra gli 11 e i 20, visto che i giovani sono considerati il bacino più importante di diffusione del batterio. Al momento in quella fascia di età la copertura è intorno al 60%. Ma visto che si ammalano pure gli adulti, anche loro sono invitati a rivolgersi alla Asl o al proprio medico. In tutto in Toscana ci sono 300mila bambini e oltre 600mila persone dagli 11 anni in su che hanno fatto il vaccino. Evidentemente questi numeri non bastano ad evitare che la malattia circoli. E così quest’anno casi registrati sono stati pochi meno di quelli dell’anno scorso, quando il numero dei partecipanti alla campagna era assai più basso.
 
I decessi. I morti sono stati 13, 6 nel 2015 e 7 quest’anno. La vaccinazione al momento resta l’unico modo per evitare la malattia, anche se non è sempre efficace: 11 dei 57 casi toscani avevano infatti preso il medicinale che dovrebbe prevenire la meningite C, anche se in due casi l’iniezione è stata fatta pochissimi giorni prima del manifestarsi della malattia e quindi la risposta immunitaria non era certo pronta. I sintomi della meningite sono febbre alta e forti dolori, in particolare alla testa ma anche, nel caso del sottotipo St11, all’addome. Inoltre, quando l’infezione si fa strada, sul corpo compaiono delle macchioline. Intervenire in tempo con una massiccia cura di antibiotici può fare la differenza, sia in fatto di sopravvivenza che di danni.

Tags:
livorno meningite
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Affari in rete

Guarda la gallery

Affari in rete


in vetrina
Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso





motori
Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.