Miele italiano, stagione difficile. Troppo caldo per le api
ADI APICOLTURA: LA STAGIONE È DIFFICILE MA L’OBIETTIVO RESTA SALVAGUARDARE LE API E SOSTENERE IL MIELE ITALIANO
La stagione eccessivamente calda, la scarsità di piogge e l’afa sono elementi critici per le api. A causa del clima di questi ultimi mesi i fiori non secernono più nettare, le piante sono in sofferenza e le api sono in difficoltà, non hanno di che cibarsi, non producono miele e non riescono a occuparsi dell’impollinazione. Coldiretti ha stimato un calo del 70% nella produzione di miele per il 2017 in Italia e del 40% in Abruzzo, prevedendo che non si arriverà a 90.000 quintali su una media di 230.000.
“Il quadro resta preoccupante ma noi ci siamo attivati fin da subito per sostenere le api in questa stagione così difficile e stiamo continuando a farlo - spiega Piero Iacovanelli titolare di ADI Apicoltura, storica azienda abruzzese con sede a Tornareccio, leader nella produzione di miele – Personalmente il calo che abbiamo registrato si attesta intorno al 30%, con maggiore sofferenza per l’acacia e il mille fiori.
L’obiettivo è salvaguardare le api, da cui dipende in buona parte il funzionamento dell’ecosistema, mettendo le loro esigenze davanti a tutto il resto, e lavorare per un prodotto di qualità nel massimo rispetto. “Produciamo miele biologico, conosciamo bene le difficoltà e sappiamo quanto grandi siano gli sforzi da fare – prosegue Iacovanelli – ma vogliamo continuare sul percorso che abbiamo tracciato, facendo tutto quello che è necessario per garantire il benessere delle api e per dare al consumatore finale un prodotto naturale. L’utilizzo della tecnica del nomadismo ci sta aiutando molto, permettendoci di lavorare su varietà botaniche differenti.”