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Cronache
Migranti, allarme Servizi Segreti: "In arrivo ondata di massa dalla Libia"

Il report dei Servizi Segreti: "Pronti arrivi di massa dalla Libia"

In arrivo una nuova ondata migratoria. Lo scrive il Corriere della Sera, basandosi su dei rapporti dei Servizi Segreti italiani. "Negli ultimi giorni i segnali sono stati diversi. Come i 998 migranti sbarcati in sole 24 ore a Lampedusa, un numero che non si vedeva da tempo. E le 1.300 persone salvate dai tre barconi nello Ionio, dopo la tragedia di Cutro. Ma il problema vero è che questa ondata migratoria, pur consistente e drammatica, rischia dirappresentare solo un anticipo, un’avvisaglia di quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni", si legge sul Corriere della Sera.

Secondo il Corriere della Sera, "nei report sull’immigrazione che vengono mandati al governo italiano, gli apparati di sicurezza e gli analisti sottolineano come in Libia, nei campi di detenzione ma non solo, ci siano 685 mila migranti irregolari pronti a partire per sbarcare sulle coste italiane". Si tratta di un numero di sette volte superiore a tutti gli arrivi del 2022.

Fini: "La mia legge sui migranti va cambiata"

Nel frattempo, Gianfranco FIni dice a La Stampa che il decreto che firmò nel 2002 insieme a Umberto Bossi va cambiato. "È in vigore da vent’anni: va cambiata perché è mutata l’origine del fenomeno migratorio. Oggi ha dimensioni globali ed è sempre più correlato al dovere morale, oltre che al diritto internazionale, di garantire diritto di asilo a chi fugge da guerre, rischi di genocidio, catastrofi naturali, violazioni di massa dei diritti fondamentali dell’uomo".

Intanto il decreto legge sui migranti, approvato giovedì dal Consiglio dei Ministri a Cutro, è in vigore. Ci sono l'aumento della pena per gli scafisti fino a 30 anni e la durata triennale (2023-2025) dei decreti flussi, ma c'è anche l'aumento della durata a tre anni dei permessi di soggiorno per contratti di lavoro a tempo indeterminato, per il lavoro autonomo e per ricongiungimenti familiari. La durata finora prevista per questi permessi di soggiono era di due anni.   

Per quanto riguarda la protezione speciale diminuiscono i divieti di espulsione. Il decreto legge cancella queste norme: "Non sono altresi' ammessi il respingimento o l'espulsione di una persona verso uno Stato qualora esistano fondati motivi di ritenere che l'allontanamento dal territorio nazionale comporti una violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, a meno che esso sia necessario per ragioni di sicurezza nazionale, di ordine e sicurezza pubblica nonche' di protezione della salute nel rispetto della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati, firmata a Ginevra il 28 luglio 1951, resa esecutiva dalla legge 24 luglio 1954, n. 722, e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Ai fini della valutazione del rischio di violazione di cui al periodo precedente, si tiene conto della natura e della effettivita' dei vincoli familiari dell'interessato, del suo effettivo inserimento sociale in Italia, della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonche' dell'esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo Paese d'origine".

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