Migranti, il cantautore della Lega: "L'Italia non è l'America, non partite"
IL CANTAUTORE DELLA LEGA sforna una canzone da trasmettere in Africa per avvertire i migranti
“Nata per caso o per abitudine, cresciuta come un animale
là dove non c'è neanche da mangiare
Poi venne il giorno che hai sempre sognato, caricata su un carro
venduta in offerta al mercato dei ricchi occidentali
magari dei quali credevi di dover lavare i panni.”
Sono i versi inediti di Non è l’America, la canzone del cantautore Nando Uggeri, dedicata agli africani che partono per l’Europa. Soprattutto alle ragazze nigeriane, destinate ad essere schiave del sesso.
“Bisogna avvertirle che sono ingannati dagli schiavisti, che non troveranno l’Eldorado, ma miseria e schiavitù”.
Uggeri che è l’autore del tormentone dei bagnini di questa estate, Forza mio capitano, si racconta : si era stupito girandi per gli stabilimenti balneari di Riccione e Rimini . Qui i bagnini trasmettevano a manetta la canzoncina che ha inventato l’anno scorso per i bambini, Forza mio capitano. Poi un bagnino di Forte dei Marmi gli ha chiesto di scrivere un pezzo rock per tutti quei poveretti che pagano 3000 dollari per imbarcarsi su un gommone, che poi andrà a un appuntamento con una nave Ong e arriverà a Lampedusa: e infine, se è una donna, adrà a battere sulle strade, e se è in uomo, a spacciare droga o raccogliere pomodori come uno schiavo a 5 euro al giorno.
Il bagnino di Forte dei Marmi , davanti a un piatto di angurie gli ha confidato,. “ bisognerebbe avvertir i migranti che l’Italia non è l’America.Che qui raccoglieranno le angurie a cinque euro al giorno, come schiavi"
Racconta Nando;: “allora, tornando in macchina, ho pensato a quando scrive il filosofo Diego Fusaro che un tempo era marxista. Oggi chi difende gli operai? Non più la sinistra, dice Fusaro, Io la penso come lui.
Ogni giorno vedo in tv i barconi…. tentano di arrivare dall’Africa, trasportati da organizzazioni senza scrupoli, disperati in cerca di migliori condizioni di vita ma, come vediamo dalla cronaca quotidiana qui li aspetta un inferno costituito da prostituzione e lavoro nero, da spaccio di stupefacenti e da esclusione sociale. Il tutto a vantaggio di criminalità e di chi sfrutta il loro lavoro con la conseguenza di abbassare i salari!
Noi non possiamo permetterci di offrire a questa gente un’integrazione sociale coi nostri problemi legati soprattutto al debito pubblico!
Poi mi sono ricordato di una canzone che avevo scritto 20 anni fa. Ce l’avevo nel cassetto da allora …
Eccola…. Non è l’America,una canzone attualissiima, segno che l’immigrazione non è un’emergenza , visto che dopo un quarto di secolo il pezzo è ancora attuale!
Non è L’America paventa i rischi proprio della disgregazione sociale tipica degli USA, dove la discriminazione razziale è ancora attuale!
Abbiamo visto in Francia il fenomeno delle Banlieu e così anche da noi l’esclusione sociale potrebbe col tempo creare problemi...
Perciò ho rispolverato questa versione così com’è!”.