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Cronache
Migranti, l'ondata di settembre verso l'Italia: ospitati già 145mila

"È cominciato il grande assalto di settembre. Prima dell'arrivo dell'autunno, i trafficanti sfruttano l'ultima lunga finestra di bel tempo. Temiamo un picco record di sbarchi". Al Viminale si fanno i conti con gli ultimi arrivi: oltre 13mila i migranti soccorsi in quattro giorni. "E la conta è destinata a non fermarsi". L'Italia è da mesi la prima meta delle rotte migratorie, sola e in prima linea nell'emergenza sbarchi. Con un rischio: il collasso del sistema d'accoglienza. Oggi sono oltre 145mila i migranti ospitati. Un record se si pensa che nel 2015 sono stati 103mila.
 
Mentre riprendono anche gli sbarchi sulle isole greche dalla Turchia (ma con numeri ridotti), la chiusura della rotta balcanica ha isolato il nostro Paese sul fronte migranti. Sempre più le partenze dalla Libia, e anche dall'Egitto, verso le coste siciliane. Un tratto di mare molto pericoloso. Sulla rotta del Mediterraneo centrale si registra infatti l'85% di tutte le morti in mare. Spiega Frank Laczko dell'Oim: "Nel Mediterraneo, il numero di decessi è aumentati di oltre un terzo rispetto allo scorso anno. Nel 2016, un migrante ogni 85 è morto nella traversata, rispetto a uno ogni 276 nel 2015".
 
I numeri del Viminale fotografano l'emergenza: al 30 agosto sono 107.089 i migranti arrivati via mare in Italia nel 2016. Nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 116.141. Ma il sorpasso è negli sbarchi dell'ultimo giorno. Augusta, Pozzallo, Reggio Calabria, i porti più coinvolti. Ad arrivare sono per lo più nigeriani (25%), eritrei (16%), sudanesi (9%). Record di minori stranieri non accompagnati: ben 11.797 al 15 luglio scorso, quasi come tutti quelli arrivati nel corso del 2015 (12.360).
 
La macchina dell'accoglienza è sotto stress. E rischia di esserlo ancora di più nei prossimi giorni. Già 145.900 i migranti ospitati sul territorio al 30 agosto (in tutto il 2015 erano stati 103.792). La maggioranza (111.061) è alloggiata nelle strutture temporanee presenti nelle varie regioni. A fare di più, Lombardia (oltre 19mila migranti ospitati), Sicilia, Lazio, Veneto. Ultima la Valle d'Aosta con 312 posti messi a disposizione.

Merkel ammette errori. La Germania ha reagito troppo tardi alla crescita evidente della crisi dei migranti. Lo ha ammesso la cancelliera tedesca Angela Merkel che, in un'intervista al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, ha affermato: "Anche noi tedeschi abbiamo ignorato il problema per troppo tempo, rimandando l'idea di una soluzione europea e unitaria per questa emergenza. Già nel 2004 e nel 2005 arrivavano molti profughi e abbiamo lasciato da soli la Spagna e altri paesi a doversi occupare del problema. E sì, allora anche noi abbiamo opposto resistenza a una ripartizione proporzionata dei profughi. Dopo la guerra dell'ex Jugoslavia e il gran numero di persone che abbiamo accolto da quei paesi, la Germania era ben lieta di dover lasciare ad altri l'incombenza di risolvere l'emergenza migranti. Questo non si può negarlo". Tuttavia, Merkel ha voluto rassicurare i cittadini tedeschi sull'emergenza migranti ribadendo che "la Germania rimane la Germania, con tutto ciò che ci è caro".

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