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Cronache
Migranti, le ong e la Cei contro Di Maio. Esplode la polemica politica

Migranti: Migrantes (Cei), accuse a Ong ipocrite e vergognose

"Fermo restando che queste accuse debbano trovare dei riscontri che finora non ci sono stati. Credo che queste accuse abbiano dietro una visione ipocrita e vergognosa di chi non vuole salvare in mare persone in fuga e di chi non vuole fare canali umanitari attraverso i quali le persone potrebbero arrivare in sicurezza, combattendo cosi' cio' che va combattuto realmente: il traffico di esseri umani che finanzia il terrorismo". Lo ha detto direttore della Fondazione Migrantes della Cei, monsignor Giancarlo Perego, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando le polemiche degli ultimi giorni sulle Ong impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. "Voltare faccia dall'altra parte - ha aggiunto monsignor Perego - o puntare il dito contro le organizzazioni internazionali, che stanno dando una grossa mano nel salvataggio in mare nel Mediterraneo, credo che sia un'operazione da condannare. E' necessario, invece, portare la coscienza europea a rafforzare i canali umanitari".

Migranti: Orlando, su Ong polemica infamante e vergognosa

"I morti di questi anni nel Mediterraneo non si contano. E' un lungo elenco senza volti, ne' nomi. Gabriele Del Grande, che oggi fortunatamente e' stato liberato, ha dedicato parte del suo impegno a raccontare le stragi di vite umane nel nostro mare. Uomini, donne, bambini che fuggono da guerra e disperazione. Persone. Esseri umani. Oggi c'e' chi gioca con una polemica infamante e vergognosa nei confronti di tutte le Ong. Lo fa in maniera generalizzata. Per prendere qualche voto si specula sulla vita e la morte, sull'impegno generoso di uomini e donne che tante vite hanno contribuito a salvare". Lo scrive su Facebook il ministro della Giustizia e candidato alla segreteria del Pd, Andrea Orlando. "Voglio dirlo - aggiunge - se ci sono singole responsabilita' vanno individuate e colpite. Ma sparare nel mucchio, seduti comodi in giacca e cravatta in uno studio televisivo o sfoggiando felpe davanti alle telecamere, e' cinico e offensivo. C'e' chi non sta al caldo degli studi televisivi. C'e' chi sta in mare. Uomini e donne, volontari, che hanno scelto di dedicare parte della loro vita per salvare esseri umani. A loro dico, grazie - conclude Orlando - ai cinici dico, basta".

Migranti: Save the Children, nostra missione al di sopra sospetti 

"La Vos Hestia, che opera in acque internazionali e in coordinamento con la Guardia Costiera, non e' mai entrata in acque libiche". Lo ha afferma Valerio Neri, direttore Generale ddi Save the Children, rispondendo alle accuse nei confronti delle ong che operano soccorsi nel Mediterraneo. "La missione di Save the Children e' quella di salvare i bambini e non possiamo rimanere a guardare mentre affogano nel tentativo di scappare dalla violenza, dalle persecuzioni e dalla poverta' estrema" ha scritto Neri in una nota. "Per questo motivo dal 2016, con la nave Vos Hestia, abbiamo deciso di partecipare alle missioni di ricerca e salvataggio: salviamo le persone dal rischio di annegare e proteggiamo i bambini che sono i piu' vulnerabili, quando salgono a bordo della nostra nave". "Le operazioni della nave di Save the Children - ha proseguito - avvengono sotto il coordinamento della Guardia Costiera italiana, ed respingiamo con forza ogni accusa della piu' minima connessione con i trafficanti". "Nei giorni scorsi - ha aggiunto Neri - il Procuratore di Catania che sta indagando sulle operazioni delle ONG ha chiaramente specificato che Save the Children non e' tra le organizzazioni il cui operato desta sospetti e preoccupazione. La stessa posizione e' stata espressa pubblicamente da alcuni membri della Commissione Difesa del Senato che stanno svolgendo un'indagine conoscitiva sullo stesso tema e che nei giorni scorsi, dopo aver avuto modo di ascoltare anche Save the Children, hanno dimostrato apprezzamento per l'attivita' dell'organizzazione". "Se gli sforzi di ricerca e salvataggio in mare venissero interrotti, non diminuirebbe il numero dei migranti che cercano di raggiungere l'Europa, perche' non cesserebbero i motivi che spingono uomini, donne e bambini a rischiare la vita in mare pur di non morire nei loro paesi di origine o in Libia, ne' cambierebbe l'approccio disumano dei trafficanti senza scrupoli. Unica conseguenza sarebbe l'aumento del numero di morti in mare. La presenza di navi che operano per la ricerca e salvataggio in mare non rappresenta un fattore di attrazione, ma semplicemente un modo per consentire ad un numero maggiore di persone di sopravvivere" ha concluso Neri.

Migranti: Msf, contro ong dichiarazioni false e accuse vergognose

"Le accuse contro le ong in mare sono vergognose, ed e' ancora piu' vergognoso che siano esponenti della politica a portarle avanti, attraverso dichiarazioni false che alimentano l'odio e discreditano ong che hanno come unico obiettivo quello di salvare vite". Loris De Filippi, presidente di Medici senza frontiere Italia, non ha dubbi: quella alimentata negli ultimi giorni "e' una polemica strumentale che nasconde le vere responsabilita' di istituzioni e politica, che hanno creato questa crisi umanitaria lasciando il mare come unica alternativa e hanno fallito nell'affrontarla e nel fermare il massacro. Se ci fossero canali legali e sicuri per raggiungere l'Europa, le persone in fuga non prenderebbero il mare e si ridurrebbe drasticamente il business dei trafficanti. Se ci fosse un sistema europeo di aiuti e soccorsi in mare non ci sarebbe bisogno delle ong". L'organizzazione medico-umanitaria, dichiarandosi "indignata per i cinici attacchi al lavoro svolto in mare", ricorda che "i soccorsi avvengono secondo il diritto del mare e dei rifugiati sotto il coordinamento e le indicazioni della Guardia costiera italiana (MRCC); che non arrivano telefonate dirette dai trafficanti; che le ong lavorano in acque internazionali e solo in pochi casi eccezionali, in presenza di naufragi imminenti e sotto autorizzazione delle autorita' competenti, sono entrate in acque libiche; che il lavoro di Msf in mare e' sostenuto esclusivamente da fondi privati; che non ci sono prove che i soccorsi siano un fattore di attrazione". Medici senza frontiere segue "con attenzione quanto viene dichiarato in riferimento alle attivita' di ricerca e soccorso delle ong, e quindi anche di Msf, e valutera' in quali sedi intervenire a tutela della propria azione, immagine e credibilita'".

Migranti: Orlando, su Ong polemica infamante e vergognosa

"I morti di questi anni nel Mediterraneo non si contano. E' un lungo elenco senza volti, ne' nomi. Gabriele Del Grande, che oggi fortunatamente e' stato liberato, ha dedicato parte del suo impegno a raccontare le stragi di vite umane nel nostro mare. Uomini, donne, bambini che fuggono da guerra e disperazione. Persone. Esseri umani. Oggi c'e' chi gioca con una polemica infamante e vergognosa nei confronti di tutte le Ong. Lo fa in maniera generalizzata. Per prendere qualche voto si specula sulla vita e la morte, sull'impegno generoso di uomini e donne che tante vite hanno contribuito a salvare". Lo scrive su Facebook il ministro della Giustizia e candidato alla segreteria del Pd, Andrea Orlando. "Voglio dirlo - aggiunge - se ci sono singole responsabilita' vanno individuate e colpite. Ma sparare nel mucchio, seduti comodi in giacca e cravatta in uno studio televisivo o sfoggiando felpe davanti alle telecamere, e' cinico e offensivo. C'e' chi non sta al caldo degli studi televisivi. C'e' chi sta in mare. Uomini e donne, volontari, che hanno scelto di dedicare parte della loro vita per salvare esseri umani. A loro dico, grazie - conclude Orlando - ai cinici dico, basta".

IL CASO - Migranti: "Ong conniventi", esplode la polemica politica

Divampa la polemica politica sul ruolo delle Ong nell'emergenza migranti, dopo che il procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, ha rilanciato i sospetti che qualcuna possa aver stretto intese con gli scafisti. "Ci sono quelle buone e quelle cattive", ha affermato in un'intervista alla Stampa il magistrato che su questi intrecci indaga dal tragico affondamento di un barcone davanti Lampedusa del 2013 con 368 morti. "Su Ong come Medici senza frontiere e Save the Children davvero c'e' poco da dire", ha spiegato Zuccaro, "discorso diverso per altre, come la maltese Moas o come le tedesche, che sono la maggior parte". "Abbiamo evidenze che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti - ha spiegato il magistrato - non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni ma siamo abbastanza certi di cio' che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune Ong, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all'improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati". Immediate le reazioni della politica su un tema che gia' aveva scaldato il dibattito dopo la denuncia dell'agenzia europea Frontex. "I salvataggi in mare si devono fare, con le regole di ingaggio della nostra Marina, e non con le Ong, che sono accusate di essere i taxi del Mediterraneo", ha affermato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, "ci vogliamo vedere chiaro, vogliamo sapere chi le finanzia". A Di Maio ha replicato Matteo Renzi: "Di Maio cerca di fare spot perche' i 5 Stelle non hanno un'idea di Ue ma guardano solo ai sondaggi e si buttano su temi come quello dell'immigrazione perche' gli italiani faticano ad accettarla", ha attaccato l'ex premier. Critiche anche dai Fratelli d'Italia: "Da qualche giorno il M5S si e' svegliato e ha scoperto il business dell'immigrazione", ha scritto su Facebook Giorgia Meloni, "rivolgo allora una domanda a Grillo, Di Maio e Di Battista: perche' il M5S non ha votato in Parlamento la proposta 'taglia-business' di Fratelli d'Italia che impone alle coop di rendicontare come spendono i miliardi di euro che ricevono per accogliere gli immigrati?". Un affondo sul ruolo delle Ong arriva anche dalla Lega nord che ha presentato un esposto: "Andremo fino in fondo per smascherare il gioco sporco delle Ong che si stanno arricchendo grazie alla tratta dei migranti", hanno promesso Gian Marco Centinaio capogruppo al Senato della Lega Nord e Paolo Arrigoni componente del comitato Schengen. "Dal favoreggiamento dell'immigrazione clandestina al concorso in omicidio colposo, fino all'intralcio alla giustizia e alla tratta di persone, la lista di reati ipotizzabili e' davvero lunga", hanno aggiunto. (AGI) Sar

 

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