A- A+
Cronache
Migranti, ancora senza porto i 67 della Diciotti
Crediti foto Nick Zonna

La nave Diciotti, che ha preso a bordo i 67 migranti salvati domenica dall'equipaggio del rimorchiatore Vos Thalassa, è ancora in attesa di sapere dove attraccare. Ieri sera il Viminale aveva vietato i porti italiani al rimorchiatore. Pur sembrando ormai definiti i contorni della vicenda, il Viminale non ha infatti ancora dato alcuna indicazione. E l'Unhcr in una nota si appella al governo: " E' prioritario salvare vite e individuare urgentemente un porto di sbarco. Il soccorso in mare è un principio troppo importante per essere messo a repentaglio, la priorità deve essere quella di salvare vite e garantire assistenza immediata alle persone che affrontano questi pericolosi viaggi". L'Unhcr rinnova il "suo appello agli Stati affinché stabiliscano un meccanismo regionale di sbarco sicuro e prevedibile e, in seguito allo sbarco, di un'adeguata condivisione della responsabilità".

Recuperati su un barchino in difficolta' dal Vos Thalassa, un rimorchiatore italiano che supporta le piattaforme offshore al largo della Libia, i 67 migranti si sono opposti al trasferimento su una motovedetta di Tripoli che stava sopraggiungendo. Alcuni hanno minacciato di morte l'equipaggio.

Il comandante ha chiesto allora l'intervento della Guardia Costiera che, giunta sul posto, ha preso a bordo i gli africani. Il soccorso, ricostruisce la Guardia Costiera, risale a domenica. Il rimorchiatore avvista un barchino che sta per affondare nelle acque internazionali ad ovest di Tripoli, di fronte alla costa di Zuwarah. Prende quindi a bordo 58 uomini, 3 donne e 6 minori.

Non e' la prima volta che la nave - comunque non attrezzata per i salvataggi - e' chiamata ad intervenire su imbarcazioni in difficolta'. Il mese scorso ha salvato 212 persone. Ma la situazione a bordo precipita quando si avvicina una motovedetta della Guardia Costiera libica per recuperare i naufraghi e riportarli a terra. Come spesso accade in questi casi, i soccorsi si agitano: non vogliono essere ricondotti in Libia.

Il comandante del Vos Thalassa comunica quindi piu' volte alla Guardia costiera una situazione di "grave pericolo" per la sicurezza della nave e del suo equipaggio, composto da 12 marittimi, tutti di nazionalita' italiana, causato da "atteggiamenti minacciosi nei confronti dell'equipaggio stesso da parte di alcuni migranti".

Dalla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma parte quindi l'ordine di intervenire alla nave Diciotti, "a tutela dell'incolumita' dell'equipaggio del rimorchiatore battente bandiera italiana". Si', perche' la Guardia Costiera ha il compito di tutelare al sicurezza su tutte le navi che battono bandiera tricolore.

Per garantire un'adeguata cornice di sicurezza, dalla Diciotti arriva un 'boarding team', mentre un elicottero della Marina vigila dall'alto. Inizia cosi' il trasbordo che si conclude alle 22 di ieri. Gli uomini della Guardia Costiera identificano i responsabili "dei disordini a bordo, al fine di assicurarli alla competente autorita' giudiziaria italiana". Si tratta in particolare di un ghanese ed un sudanese. La Diciotti prosegue poi la navigazione verso nord, verso le coste italiane che potrebbe raggiungere in mattinata, ma dal Viminale - che deve indicare il porto di sbarco - arriva un 'no'. Ed e' di nuovo stallo.

Intanto,  i "facinorosi", come li ha definiti il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, sarebbero in tutto due. E saranno "fermati e arrestati" al loro arrivo in Italia. Toninelli ha anche smorzato l'attrito con Matteo Salvini precisando che il ministro dell'Interno fino a questa mattina non era a conoscenza delle ragioni di ordine pubblico che hanno spinto la Guardia costiera a intervenire e pensava si trattasse di un altro soccorso anomalo.

Tags:
migrantiviminalevos thalassaportimatteo salvini
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Affari in rete

Guarda la gallery

Affari in rete


in vetrina
Boom per Salone del Mobile 2024 e Fuorisalone: i numeri tornano ai livelli pre Covid

Boom per Salone del Mobile 2024 e Fuorisalone: i numeri tornano ai livelli pre Covid





motori
Opel Grandland 2024, rivoluziona il concetto di SUV

Opel Grandland 2024, rivoluziona il concetto di SUV

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.