Milano, la vergogna della Stazione Centrale è unica in Europa
Milano, le Forze dell’Ordine con le mani legate
Leggendo le dichiarazioni della vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, relative ai gravi fatti di sangue intorno alla Stazione Centrale, si rimane sorpresi.
Facciamo riferimento in questo caso ad un raid di due nordafricani clandestini che hanno ammazzato e saccheggiato gente assolutamente indifesa e inerme.
Non un fatto isolato ma la punta di una serie di episodi continui di saccheggi, violenze e nefandezze che molto spesso sono tenute low profile per evitare di innescare un volano di ‘giusto rigetto’ verso i migranti clandestini da parte dei cittadini che non si sentono protetti.
Clandestini e violenza. Le sorprendenti parole del Vicesindaco di Milano
E con che parole ci stupisce l’alto funzionario del Comune? ‘ La città non è abbandonata a se stessa, questo i cittadini lo devono sapere. E’ una città che reagisce alle situazioni di emergenza’.
Ecco non è abbandonata e reagisce. Che non sia abbandonata è tutto da discutere. Provate per prima cosa ad andare a prendere un vostro familiare alla Stazione a qualsiasi ora e vedrete che significa abbandono. E come seconda cosa, ci mancherebbe pure che una città, deturpata e assediata in alcune sue zone vitali, non reagisse. Che dovrebbe fare? Lasciare che altre zone diventino così?
Parliamo , in questo caso, dell’area della Stazione, una zona ad alto rischio. Un tempo fiore all’occhiello di Milano con la piazza e con il Pirellone a lato, ora vergogna ed emblema in negativo di una città che a ragione rappresenta la vera Capitale d’Italia, per intensità del suo lavoro e per la forza del suo rapporto con l’Europa e il mondo.
Clandestini e violenza. Una concentrazione in Piazza Duca D'Aosta di umanità violenta e dispersa
Ora l’area della Stazione Centrale ha una concentrazione 24 ore su 24 una concentrazione, unica in Europa, della peggiore rappresentazione di un' umanità dispersa e violenta.
Certo che la polizia qui è presente giorno e notte, ma con che poteri?
Dire che ha le mani legate è dire poco. E quello che sta facendo per contenere il dilagare di uno tsunami di violenza e irregolarità ha già del miracoloso.
Provate ad immaginare se nella bella piazza di Colonia, a fianco della stazione, o a Berlino nella piazza dove vi è la cupola del Reichstadt ci fosse solo un 20% della concentrazione di clandestini, ladri e barboni che si incontrano da noi in Piazza D’Aosta.
Probabilmente nell’arco di una giornata, con le buone o le cattive,la piazza sarebbe sgomberata e tornerebbe disponibile ai turismi e ai cittadini.
Clandestini e violenza. Dare giusto spazio alle Forze dell'Ordine
Ed allora è troppo facile dare la colpa di questo obbrobrio alle leggi che non permettono le espulsioni.
Sarebbe più serio dare giusto spazio alle Forze dell’Ordine dando ad esse mano libera per far capire che l’Italia non è il paese dove tutto è permesso, compreso urinare sulle aiuole di fronte a tutti. Una mano libera che permetta di far capire a tutti che, chi delinque o non ha i requisiti per stare, deve essere preso e mandato fuori.
Senza se e senza ma.