Mussolini, l'ultimo testimone in vita: "Così il Duce fuggì con Claretta"
"Nel luglio 1943 ho sentito Rachele Mussolini che avvertiva suo marito Benito: “Attento, quelli ti fregano”
«Nel luglio 1943 ho sentito Rachele Mussolini che avvertiva suo marito Benito: “Attento, quelli ti fregano”». Il settimanale Oggi pubblica in esclusiva i ricordi di Gian Carlo D'Orazio, 89 anni, ultimo testimone vivente della vita privata del duce.
D'Orazio negli anni 30 e 40 era un ragazzino di Riccione che frequentava ogni estate villa Mussolini. Amico dei figli più piccoli del duce, Romano e Annamaria, ha assistito a episodi sia drammatici, sia divertenti. Come l’ospitalità al cancelliere austriaco Dollfuss poi assassinato da Hitler, o le liti fra l'attrice Assia Noris, diva del regime ospite in villa, e il marito.
«Anche Rachele era gelosa, ma Mussolini riusciva a fuggire di nascosto in auto con l'amante Claretta sulle colline dietro Rimini», ricorda D'Orazio su Oggi.
D'Orazio racconta anche le urla di gelosia di Rachele per una «maestrina zitella, occhialuta, capelli raccolti sulla nuca, lunga sottana, educativa» che poi vede accanto al Duce «non più timida, ma con i capelli sciolti sulle spalle e un lungo camiciole quasi trasparente, scollata».