Nasa: ridotto il buco nell'ozono, funziona il bando gas responsabili
Buco nell'ozono, la Nasa annuncia: si è ridotto di circa il 20% dal 2005
Ogni tanto, una buona notizia. Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a trovare "prove dirette" che il buco dell'ozono si sta riducendo. Lo ha reso noto la Nasa che ha divulgato i dati raccolti grazie alla strumentazione a bordo del satellite Aura, dal 2004 sopra la terra e che ha consentito la rilevazione.
Il buco dell'ozono nell'atmosfera si e' ridotto di circa il 20% dal 2005 e gli scienziati lo attribuiscono al divieto internazionale dei clorofluorocarburi (CFC), i gas usati un tempo in frigoriferi e spray e che provocavano il buco nell'ozono. "Abbiamo visto molto chiaramente che il cloro dei CFC sta diminuendo e che quindi la perdita di ozono si sta riducendo", ha dichiarato Susan Strahan, responsabile del progetto e scienziata dell'atmosfera al Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland.
L'anno scorso la NASA ha reso noto che la dimensione del buco a settembre era stata la piu' piccola dal 1988, con un'estensione massima di 19,6 milioni di chilometri quadrati. L'ozono agisce come un elemento essenziale nell'atmosfera, uno strato protettivo naturale ad alta quota che protegge dalle radiazioni ultraviolette dannose per l'uomo e le piante. Il buco nello strato fu rilevato per la prima volta nel 1985, alla fine dell'inverno nell'emisfero australe.
Trent'anni fa, la consapevolezza dell'importanza dello strato di ozono convinse la comunita' internazionale a firmare il Protocollo di Montreal sulle sostanze dannose per lo strato, proprio per limitare l'utilizzo di questo tipo di composti. Si calcola che entro il 2070 il buco avra' recuperato i livelli del 1980.