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Cronache
Nuova Zelanda, killer in tribunale sorride e fa il gesto dei suprematisti
(foto Lapresse)

Nuova Zelanda: Tarrant, ossessionato da Europa invasa da migranti

L'idea di compiere una mattanza contro i musulmani sarebbe nata, nelle mente delirante di Brenton Tarrant, il 28enne autore della strage nelle mosche in Nuova Zelanda, due anni fa, "ispirato" da un viaggio in Europa, che aveva visto "invasa" dai migranti. Forse proprio quel viaggio ha ispirato anche il manifesto, un decalogo di 74 pagine pieno di odio, con un armamentario di proclami xenofobi e fascisti, di questo giovane "australiano" 28enne, emigrato successivamente in Nuova Zelanda, ma che si definisce orgogliosamente "un uomo bianco qualunque"; anzi un europeo, rivendicando le origini irlandesi. Tarrant ha viaggiato molto, una foto lo ritrae in un viaggio turistico in Nord Corea, un'altra in Pakistan. Ha pubblicato in diretta streaming la sua folle azione, grazie a una minitelecamera piazzata sul casco. Ma si mostra anche al video, i capelli radi, vestito con tuta militare e il giubbotto antiproiettile, che mostra l'arsenale di armi usate nell'attacco. Scarabocchiati in penna bianca ci sono le date delle storiche battaglie cristiane e degli uomini che hanno combattuto per loro: il 1683, anno dell'assedio dell'impero ottomano a Vienna, Sebastiano Venier, il Doge comandante della flotta veneziana nella battaglia di Lepanto contro i turchi. Ci sono anche nomi di estremisti (tra gli altri, Luca Trani, l'uomo che a macerata, nel febbraio 2018, ha sparato a un gruppo di immigrati africani ) e frasi di estrema destra, tra cui "ecco la tua migrazione compatta!" - un chiaro riferimento al Global Compact for Migration, l'accordo per una migrazione sicura e ordinata. Il giovane, che dice di non fa parte di alcun gruppo o movimento politico ed essere pronto a morire, scrive di aver "interagito con gruppi nazionalisti", e anche con i Cavalieri Templari rinati, il gruppo che lo stragista norvegese Anders Behring Breivik asseri' di avere rifondato nel 2002 a Londra, proprio per cacciare tutti gli immigrati dall'Europa. Tarrant voleva uccidere Angela Merkel, Recep Tayyp Erdogan e il sindaco di Londra Sadiq Khan. Merkel e' "la prima della lista", la morte di Erdogan "creerebbe un cuneo tra la Nato europea e la Turchia. Questo toglierebbe di mezzo un nemico primario della Russia e indebolirebbe la Nato. Bisogna spingere la Turchia nel suo vero ruolo di forza nemica" (anche Breivik aveva citato Putin come il potenziale alleato piu' forte per la causa nazionalista, anti immigrati). Gli piace la Cina invece, la nazione con i valori politici e sociali "piu' vicini ai miei", mentre Trump e' "il simbolo di una rinnovata identita' bianca". Lui, del resto, e' ossessionato dall'invasione e sostituzione etnica: non e' un caso che dica che la vittima di attentati jihadisti che piu' lo ha colpito e' stata Ebba, la ragazzina 11enne svedese, mentre tornava a casa da scuola. Ebba Akerlund mori' il 7 aprile del 2017, investita da un camion lanciato a tutta velocita' in una strada nel centro della capitale svedese. Al volante un uzbeco, Rakhmat Akilov, a cui era stata rifiutata la richiesta di asilo. Nel folle manifesto pubblicato su Twitter dal 28enne australiano c'era scritto, tra le altre deliranti affermazioni, di voler agire "per vendicare Ebba Akerlund". Ma la mamma dell'adolescente, Jeannette Akerlund, ha replicato che la mattanza va contro tutto quello che difendeva Ebba. "Lei diffondeva bonta' e amore tutt'intorno, non odio"

NUOVA ZELANDA: IN AULA L'ACCUSATO FA IL GESTO DEI SUPREMATISTI

Comparso in aula per la formalizzazione delle prime accuse, l'uomo considerato unico autore materiale del duplice attacco alle moschee di Christchurch, in NuovaZelanda, ha fatto con le mani il gesto dei suprematisti. Ne riferisce il New Zealand Herald, che riporta l'immagine in cui il 28enne cittadino australiano Brenton Tarrant fa il segno di 'okay', considerato un'espressione di appoggio all'ideologia dei suprematistibianchi. L'uomo è stato formalmente incolpato di omicidio e resterà in carcere fino alla prossima udienza presso l'Alta Corte di Christchurch ai primi di aprile. "Sembrava molto calmo ed ha osservato a lungo media e avvocati", ha riferito Annekke Smith di Radio New Zealand, precisando che l'accusato, Brenton Tarrant, non ha chiesto libertà su cauzione né di veder oscurato il suo nome.

NUOVA ZELANDA: ARDERN, 'TRA LE VITTIME E I FERITI CI SONO BAMBINI'

Ci sono bambini tra le vittime e i feriti del duplice attacco compiuto ieri contro le moschee di Christchurch. A dichiararlo è stata oggi la premier neozelandese, Jacinda Ardern. "E' chiaro che bambini piccoli sono stati coinvolti in questo orrendo attacco", ha affermato parlando con i giornalisti. Al momento 39 persone sono ricoverate in ospedale, ha poi aggiunto, precisando che 11 sono nel reparto terapia intensiva. "Tra i feriti ci sono bambini come anziani. Ci sono uomini, donne e bambini. Loro sono tra gli uccisi e i feriti". La premier ha anche lodato il coraggio di due agenti di polizia che hanno arrestato il sospetto, armato e "assolutamente intenzionato a portare avanti il suo attacco".

NUOVA ZELANDA: ARDERN, 'LE NOSTRE LEGGI SULLE ARMI CAMBIERANNO'

La premier neozelandese Jacinda Ardern vuole cambiare le leggi che regolano il porto d'armi nel paese, dopo il duplice attacco compiuto contro le moschee di Christchurch, dove un uomo in possesso di armi semiautomatiche e fucili ha ucciso 49 persone e ne ha ferite oltre 40. "Mentre si lavora per ricostruire la catena di eventi che ha portato alla concessione di un porto d'armi e al possesso di quelle armi - ha affermato la premier - in questo momento posso dirvi una cosa. Le nostre leggi sulle armi cambieranno".

NUOVA ZELANDA: MORRISON, 'ASSALITORE NON ERA SUL RADAR DI NESSUNO'

Non aveva destato sospetti l'uomo accusato del duplice attacco di Christchurch. A sottolinearlo è stato oggi il premier australiano Scott Morrison: "non era sul radar di nessuno", ha detto, parlando con i cronisti davanti alla moschea di Lambeka a Sydney. "E questa è la vera sfida riguardo al terrorismo". Al momento, ha quindi aggiunto, è presto per sapere se l'uomo - cittadino australiano - verrà estradato.

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