Cronache
Ohio, spari in un bar: 9 vittime e 16 feriti
Strage in un Walmart in Texas: 20 morti
Sono passate poche ore dall'ultimo incubo vissuto negli Stati Uniti scandito dalla violenza cieca di un killer armato dall'odio che ha ucciso 20 persone in un centro commerciale di El Paso, in Texas, che si torna a sparare: questa volta nel Midwest, a Dayton in Ohio, dove le vittime confermate dalla Polizia locale sono nove, oltre l'autore del massacro che e' stato ucciso. Sono almeno 16 i feriti trasportati in ospedale. Questi gli ultimi aggiornamenti forniti dalle autorita' dopo ore di incertezza su quanto accaduto. Al momento, stando alla ricostruzione piu' recente, si sa che la Polizia e' stata allertata intorno all'una del mattino ora locale (circa le 7 del mattino in Italia) con la segnalazione di colpi esplosi fuori da un bar nel distretto di Oregon, a Dayton. Subito sono scattati l'allarme e l'appello ad evitare la zona con il timore di uno "sparatore attivo", mentre l'area veniva evacuata e transennata. Un copione che si ripete ,tragicamente uguale a se stesso, e che prevede anche il tam tam della paura che corre via web, con foto, video, testimonianze. Sui social le immagini di gente che corre terrorizzata e il rumore dei colpi di arma da fuoco. Poi le prime indiscrezioni: dal sospetto di vittime numerose alla conferma dei nove morti. Un testimone, Jae Williams, ha raccontato alla Bbc che stava assistendo all'esibizione di rapper quando e' stata ordinata l'evacuazione. "Ero sotto shock", ha detto, "siamo tutti andati via rapidamente. Ci e' stato detto di evitare l'area di Oregon. Sono salito sulla mia auto, vedevo i poliziotti, le ambulanze". Sul posto e' anche confermata la presenza dell'Fbi per collaborare alle indagini, su cui pero' al momento non trapela nulla. Il Dayton Daily News ha fra l'altro riferito della possibilita' che si stia cercando un secondo uomo, sospettato di essere coinvolto nella sparatoria, e che avrebbe lasciato la zona a bordo di una jeep scura.
Texas, strage al Walmart: 20 morti. "Crimine d'odio". Catturato il killer
Patrick Crusius, 21 anni, ha usato un fucile automatico
L'America fa i conti con l'ennesima strage delle armi, la strage piu' letale dall'inizio dell'anno negli Stati Uniti, probabilmente dettata dall'odio verso gli ispanici. Un giovane, Patrick Crusius, 21 anni, di Dallas, e' entrato in un supermercato Walmart, nel centro commerciale Cielo Vista di El Paso, in Texas, imbracciando un Kalashnikov e ha cominciato a sparare. I morti sono almeno 20, 26 i feriti, molti dei quali lottano tra la vita e la morte. La polizia parla di crimine d'odio: e' sotto esame del Fbi un manifesto di 4 pagine, intitolato "The Inconvenient Truth", che si ritiene sia stato scritto proprio dal 21enne (ma ancora non c'e' la conferma ufficiale): fa riferimento al massacro di Christchurch e alla Teoria della Grande Sostituzione. L'attacco al locale Walmart sarebbe una risposta all'invasione ispanica del Texas e il killer si dice ispirato dal suprematista bianco, Brenton Tarrant, autore della strage nelle moschee nella citta' neozelandese. Il manifesto e' stato postato nel forum 8Chan, lo stesso all'epoca utilizzato da Tarrant, appena 20 minuti prima, secondo la Cnn, della prima telefonata di allarme alla polizia di El Paso. Nel manifesto l'autore parla del suo odio per immigrati e ispanici, accusando loro e agli americani di prima generazione di portare via il lavoro e annacquare la cultura statunitense.
E' una risposta - si legge "all'invasione ispanica del Texas: loro sono quelli che istigano e non io. Io sto semplicemente difendendo il mio Paese dalla sostituzione etnica e culturale portata da un'invasione". Poi, l'autore del manifesto si scaglia contro i Democratici e anche contro i Repubblicani. "Le mie opinioni sull'automazione e sull'immigrazione e su tutto il resto -aggiunge- anticipano Trump e la sua campagna elettorale". Il giovane, di cui c'e' una foto mentre entra nel locale -maglietta con le maniche corte, pantaloni lunghi color chiaro, occhiali e cuffie per proteggersi dal rumore degli spari, un fucile automatico imbracciato e pronto a far fuoco - e' stato catturato dalla polizia senza opporre resistenza. Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha detto che si e' trattato di "uno dei giorni piu' sanguinosi" nella storia dello Stato. Ancora si sa poco delle vittime ma il presidente messicano Manuel Lopez Obrador ha detto che ci sono tre messicani tra i morti. L'America e' sotto shock. Alcuni giorni fa due impiegati della stessa catena commerciale erano stati uccisi a colpi d'arma da fuoco a Southaven in Mississippi; e sabato scorso, un 19enne di origini italo-iraniane, con simpatie suprematiste, ha aperto il fuoco sulla folla al Gillroy Garlic Festival in California e ha ucciso tre persone, tutti giovanissimi: un bimbo di 6 anni, un'adolescente di 13 e un ragazzo di 2.
El Paso: Trump, "atto codardia, non ci sono ragioni per chi uccide" - La sparatoria a El Paso, costata la vita ad almeno 20 persone, "non e' solo tragico, e' un atto di codardia" per il quale non ci sono giustificazioni: lo ha detto il presidente americano, Donald Trump, in un nuovo 'tweet' sulla strage compiuta da un 21enne in Texas. "So che sono al fianco di tutti in questo Paese per condannare quell'atto odioso. Non ci sono ragioni o scuse che giustifichino l'uccisione di persone innocenti. Melania ed io mandiamo i nostri pensieri e le nostre preghiere sincere al grande popolo del Texas"