Omicidio Loris, Veronica Panarello: "Loris ucciso dal nonno con un cavo usb"
Veronica Panarello in aula accusa il suocero: "Loris lo ha ucciso il nonno con un cavo usb"
VERONICA PANARELLO: "VOGLIO ESSERE PUNITA MA SOLO PER QUELLO CHE HO COMMESSO"
Dice che vuole essere punita, "ma per quello che ho commesso. Se ci sono responsabilita' mie paghero', ma con me deve pagare l'autore materiale del delitto, mio suocero Andrea Stival". Parole di Veronica Panarello, secondo quanto riferisce il legale Francesco Villardita, al termine dell'udienza davanti al Gup Andrea Reale, per l'omicidio del piccolo Loris. La donna stamane ha reso dichiarazioni spontanee, continuando a sostenere la colpevolezza del suocero: "Mi ha chiesto di legargli i polsi", poi una telefonata e una volta tornata nella stanza, ha trovato Andrea Stival e il piccolo con un cavo usb stretto al collo.
VERONICA PANARELLO IN AULA: "LORIS LO HA UCCISO MIO SUOCERO"
"La mia assistita - prosegue Villardita - ha raccontato il modo in cui il suocero sarebbe salito in macchina, dove si e' posizionato, dove e' stato preso e come si e' verificato l'omicidio, indicato nuovamente senza remore il responsabile materiale del delitto nel suocero Andrea Stival". Avanzata nuovamente la richiesta di confronto: "Ha detto che il confronto le e' stato negato e che e' atto dirimente poterlo sostenere. Non e' possibile tecnicamente presentare una richiesta formale, ma in sede di discussione diro' al giudice che questo processo senza confronto rimane monco e sara' il giudice che potra' anche uscire dalla camera di consiglio con una ordinanza per ammettere il confronto, invece che con una sentenza". L'avvocato Daniele Scrofani, legale di Davide Stival, padre del piccolo, commenta: "Non ha fornito elementi individualizzanti rispetto alla responsabilita' del suocero. Ha aggiunto 'se non posso dimostrare che non ero sola cio' non significa che non lo fossi'. Udienza tranquilla, non era sottoposta ad esame, nessun pathos particolare". "Voglio giustizia per mio nipote", aveva affermato fuori dall'aula il suocero di Veronica, quasi un grido con cui spazzare via le accuse rivoltegli dalla donna. Prossime udienze fissate per il 3, 5 e 7 ottobre.
IL NONNO ALLONTANA LE ACCUSE DI VERONICA PANARELLO: "ORA BASTA, GIUSTIZIA PER LORIS"
I primi a uscire dall'aula del Tribunale di Ragusa, a udienza conclusa, sono Andrea Stival, nonno di Loris, e il suo avvocato Francesco Biazzo. "Voglio giustizia per mio nipote", afferma l'uomo, suocero di Veronica Panarello, quasi un grido con cui spazza via le accuse rivoltegli dalla donna. La madre del piccolo, sotto accusa per omicidio e occultamento di cadavere, oggi, nel rendere dichiarazioni spontanee davanti al Gup Andrea Reale, ha ribadito la sua tesi e cioe' che sarebbe stato il suocero a uccidere il piccolo per impedire che rivelasse l'asserita relazione tra i due. Il legale di Andrea Stival spiega: "Abbiamo riascoltato le stesse cose che aveva detto al Pubblico ministero. Non ha aggiunto nessun tipo di particolare rispetto a quello che aveva gia' dichiarato. La mia sensazione e' che continuiamo a essere sbalorditi. Siamo addolorati; queste dichiarazioni non rendono giustizia a questa creatura. Credo sia l'ennesimo tentativo di difendersi ma dalle indagini e dagli elementi probatori la posizione e' indifendibile".