La fede "non e' una forza magica che scende dal Cielo, non e' una dote che si riceve una volta per sempre, e nemmeno un super-potere che serve a risolvere i problemi della vita". Lo ha detto Papa Francesco a Baku, capitale dell'Azerbaijan, dove e' arrivato da Tbilisi. "Perche' - ha spiegato - una fede utile a soddisfare i nostri bisogni sarebbe una fede egoistica, tutta centrata su di noi. La fede non va confusa con lo stare bene o col sentirsi bene, con l'essere consolati nell'animo perche' abbiamo un po' di pace nel cuore". Secondo Francesco, "la fede e' il filo d'oro che ci lega al Signore, la pura gioia di stare con Lui, di essere uniti a Lui; e' il dono che vale la vita intera, ma che porta frutto se facciamo la nostra parte". Francesco ha messo in guardia la minoranza cristiana in Azerbaijan da due tentazioni: la passivita' davanti ad eventi che sembrano piu' grandi di noi ma anche quella sicurezza legata al fatto di essere 'troppo attivi': la tentazione - ha spiegato - di pensare da padroni, di darsi da fare solo per guadagnare credito e per diventare qualcuno. Allora il servizio diventa un mezzo e non un fine, perche' il fine e' diventato il prestigio; poi viene il potere, il voler essere grandi".