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Cronache
Skopje, Papa: "Auspico stretta integrazione a Ue dei Balcani occidentali"

“Questo crogiuolo di culture e di appartenenze etniche e religiose ha dato luogo a una pacifica e duratura convivenza, nella quale le singole identità hanno saputo e potuto esprimersi e svilupparsi senza negare, opprimere o discriminare le altre. Esse hanno così dato forma a una tessitura di rapporti e di situazioni che, sotto questo profilo, possono rendervi un esempio a cui fare riferimento per una convivenza serena e fraterna, nella distinzione e nel rispetto reciproco”. Lo ha dichiarato Papa Francesco nel suo discorso all’incontro con le Autorità, con la Società Civile e con il Corpo Diplomatico al Mosaique Hall del Palazzo Presidenziale di Skopje, in Macedonia del Nord.     
“Queste speciali caratteristiche - ha aggiunto - sono nel medesimo tempo di rilevante significato sulla via di una più stretta integrazione con i Paesi europei. Auspico che tale integrazione si sviluppi positivamente per l’intera regione dei Balcani occidentali, come pure che essa avvenga sempre nel rispetto delle diversità e dei diritti fondamentali”. 

“Vorrei segnalare, inoltre, il generoso sforzo compiuto dalla vostra Repubblica – sia dalle sue Autorità statali sia col valido contributo di diverse Organizzazioni internazionali, della Croce Rossa, della Caritas e di alcune Ong – nell’accogliere e prestare soccorso al gran numero di migranti e profughi provenienti da diversi Paesi medio-orientali”.

“La pronta solidarietà offerta - ha aggiunto - a coloro che si trovavano allora nel più acuto bisogno per aver perso tante persone care oltre alla casa, al lavoro e alla patria, vi fa onore e parla dell’anima di questo popolo che, conoscendo anche le privazioni, riconosce nella solidarietà e nella condivisione dei beni le vie di ogni autentico sviluppo. Auspico che si faccia tesoro della catena solidale che ha contraddistinto quell’emergenza, a vantaggio di ogni opera di volontariato a servizio di molte forme di disagio e di bisogno”, prosegue Papa Bergoglio.

“La vostra terra, ponte tra Oriente e Occidente e punto di confluenza di numerose correnti culturali, condensa molte caratteristiche peculiari di questa regione. Con le raffinate testimonianze del suo passato bizantino e ottomano, con le ardite fortezze tra i monti e le splendide iconostasi delle sue antiche chiese, che rivelano una presenza cristiana fin dai tempi apostolici, manifesta la densità e la ricchezza della millenaria cultura che la abita”. Ha inoltre aggiunto Papa Francesco nel suo discorso.
“Ma permettetemi di dire - continua - che questa ricchezza culturale è solo lo specchio del vostro più prezioso e valido patrimonio: la composizione multietnica e multireligiosa del volto del vostro popolo, frutto di una storia ricca e, perché no, anche complessa di relazioni intessute nel corso dei secoli”.

Concluso l’incontro con le autorità locali nel Palazzo Presidenziale, Papa Francesco si reca in visita al memoriale di Madre Teresa di Calcutta. Il pontefice viene prima accolto dalla madre superiora, da tre suore di Madre Teresa e da un bambino che gli offre dei fiori e poi si reca alla statua della Santa per deporre i fiori. Successivamente, raggiunge la cappella dove sono riuniti i leader delle comunità religiose del Paese con i loro accompagnatori e i due cugini di Madre Teresa. Sull’altare sono esposti la reliquia della Santa, alcuni oggetti personali e cinque candele a rappresentare le confessioni religiose. E’ previsto un momento di preghiera in silenzio davanti alla reliquia. Al termine, il Papa saluta i leader religiosi e i cugini di Madre Teresa e raggiunge il cortile dove sono presenti circa 100 poveri assistiti dalle Suore missionarie della Carità.     

La casa-memoriale Madre Teresa è una costruzione moderna che si trova in via Macedonia, nel luogo in cui sorgeva la Chiesa del Sacro cuore di Gesù - distrutta da un terremoto del 1963 - dove la religiosa fu battezzata il giorno dopo la sua nascita e in cui era solita recarsi a pregare. La prima pietra è stata posta il 9 maggio 2008, l’inaugurazione è avvenuta il 30 gennaio dell’anno successivo. La costruzione è una singolare compenetrazione di stile europeo e indiano, con un basamento in pietra in cui si innestano diversi elementi e una sorte di torre a vetrata. Al primo piano un piccolo museo espone foto, oggetti appartenuti a Madre Teresa e alcune sue reliquie. Al secondo piano c’è la cappella con pareti in vetro e lavorazione in filigrana. La casa ha anche una sala multimediale ed ospita mostre culturali. Ogni anno viene visitata da circa 100 mila persone.

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