Parma, pezzi di polmone venduti e test su pazienti ignari. Intercettazioni
Scandalo all'ospedale di Parma. Le nuove intercettazioni di Fanelli
"Facevo il tirocinio in anatomia patologica, vendevamo pezzi di polmone". Sono le inquietanti parole di Giuseppe Vannucci, uno degli uomini dell'entourage di Guido Fanelli, protagonista dello scandalo dell'ospedale di Parma.
"A te interessa il giovane che sta sul territorio, quello che lavora e prescrive", dice l'ex primario di anestesia all'ospedale di Parma al centro dell'inchiesta dei Nas in una delle intercettazioni riportate da Il Fatto Quotidiano. In un altro dialogo Fanelli spiega il discorso fatto a un manager di Angelini: "Gli ho fatto la distinzione e l'ho inculato. Lui ha abboccato e ho messo a bordo il tonno. Gli ho detto: ma tu vuoi oncologi o oncologi palliativisti. Lui è ignorante e non ha capito. (...) Gli oncologi palliativisti sono quelli che curano il dolore episodico intenso. Che è il loro farmaco".
E ancora: "Io prendo soldi dall'una e dall'altra. Sono bravo a tenere il piede in cinque scarpe", riferendosi al dolore di pazienti e famiglie. L'obiettivo di Fanelli, secondo l'accusa, è quello di favorire le case farmaceutiche facendo sperimenazioni su pazienti ignari.