A- A+
Cronache
Parmalat, la Corte d'Appello di Bologna: risarcire il risparmiatore

Con sentenza n. 1886 del 4 luglio 2017 la Corte d'appello di Bologna ha riformato una sentenza del Giudice di pace di Parma, che aveva respinto la domanda avanzata da un risparmiatore per un acquisto di azioni Parmalat in data 12.12.03 per la complessiva somma di € 2.518,50 presso una filiale della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza s.p.a.
 
Il Tribunale ha ritenuto erronea la decisione del giudice di prime cure che aveva escluso la nullità per difetto di forma a causa della mancanza di un contratto generale d'investimento, per non avere l'attore dato prova di tale circostanza. Secondo il Tribunale, infatti, gravava sulla banca l'onere di dimostrare la preventiva stipulazione per iscritto di quel contratto, perché è la banca, appunto, che ha interesse a dimostrare tale circostanza, dimostrazione oltretutto che non può essere fatta per presunzioni o testimoni.
 
E così il Tribunale ha condannato la banca a restituire la somma versata per l'acquisto, oltre interessi, così da arrivare a circa € 3.000,00 più le sperse dei due gradi del giudizio.
 
Secondo l'avvocato Giovanni Franchi di Parma, il legale che ha tutelato il risparmiatore e che sono anni che si occupa di risparmio tradito, la sentenza merita di essere ricordata, perché dimostra che questa è una materia troppo specialistica per essere affidata, anche quando la causa sia di modesto importo, a giudici diversi dai Tribunali. Sempre secondo l'avv. Franchi non può pretendersi che una parte fornisca una prova negativa, quale la mancanza di un contratto e condannarlo oltretutto alle spese di lite, come era accaduto in primo grado.

Tags:
parmalatcorte d'appello bolognagiudice pace parmagiovanni franchi
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

Ritratto di Francesco Muglia

Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa


in vetrina
Affari in rete

Affari in rete





motori
Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.