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Cronache
Philip Morris, arriva la "sigaretta del futuro"

Per quattro giorni oltre seimilacinquecento tossicologi provenienti da più di cinquanta paesi faranno di New Orleans la loro base operativa per incontri e presentazioni. La capitale della Louisiana ospita quest'anno l'appuntamento della Society of Toxicology, il più importante meeting mondiale sulla tossicologia, arrivato alla sua cinquantacinquesima edizione e in programma fino a giovedì prossimo.

Tra plenarie, simposi, workshop, tavole rotonde e sessioni informative gli scienziati provenienti da cinque continenti si confronteranno per fare il punto sulla ricerca e sulle opportunità offerte dall'innovazione tecnologica. All'interno del meeting annuale anche il ToxExpo, la più grande esposizione dedicata alla tossicologia e alle scienze biomediche che accoglie oltre 350 espositori. Uno spazio per discutere dello sviluppo di prodotti all'avanguardia, servizi e tecnologia a beneficio della comunità di tossicologia o per mostrare i primi risultati di ricerche e nuovi prodotti appena entrati in commercio o che si accingono a farlo. 

A suscitare interesse e curiosità è lo studio presentato da Philip Morris International su uno dei suoi prodotti ritenuti a potenziale rischio ridotto, realizzato nella sede di Bologna e già in commercio in diversi Paesi di tutto il mondo (tra cui l'Italia). La tecnologia applicata si chiama "Heat Not Burn". Un "riscaldatore", chiamato iQOS, ospita al suo interno una cartuccia di tabacco (heatstick) che invece di essere bruciato viene riscaldato attraverso una lamina in platino e ceramica. E' dimostrato che la combustione nelle sigarette, sprigionando migliaia di differenti sostanze nocive, sia la causa principale delle malattie legate al fumo.

La ricerca presentata al ToxExpo dagli scienziati di Philip Morris International, che segue la pubblicazione della stessa sulle più importanti riviste scientifiche 'peer review', dimostrerebbe, dunque, come il prodotto con tabacco riscaldato abbia il potenziale di ridurre sensibilmente il rischio di malattie legate al fumo rispetto all'utilizzo continuativo di sigarette. Secondo lo studio, che si avvale tra l'altro delle complesse e innovative analisi di "tossicologia dei sistemi" che utilizzano in modo computerizzato ampi sistemi di dati per predire lo sviluppo di malattie a partire dai primissimi "comportamenti anomali" delle cellule, iQOS ridurrebbe la formazione di sostanze dannose o potenzialmente dannose in media del 90% rispetto al fumo di sigaretta.

L'esposizione continuativa all'aerosol di iQOS, per un periodo di otto mesi, sarebbe inoltre simile all'esposizione, in laboratorio, ad aria non esposta a fumo o vapore di tabacco. La ricerca di Philip Morris, guidata da professor Manuel Peitsch, capo del dipartimento scientifico della multinazionale, sarà al vaglio della Food and Drug Administration americana entro la fine dell'anno: l'FDA sarà poi chiamata ad una approvazione governativa degli studi, così come avviene per il processo di validazione di tutte le più importanti ricerche scientifiche negli Stati Uniti.

La ricerca scientifica di Philip Morris International su questo prodotto è stata pubblicata su una delle principali riviste scientifiche peer review. I ricercatori di PMI hanno annunciato che i risultati di due studi sono stati pubblicati su Toxicological Sciences, la rivista ufficiale della Society of Toxicology.

La pubblicazione su riviste peer review sottopone i risultati e i metodi scientifici allo scrutinio indipendente. Questi studi forniscono i dati sulla potenziale riduzione del danno del primo prodotto a rischio ridotto messo in commercio dall’azienda, Platform 1.

“Abbiamo il piacere di annunciare che i nostri studi sulla tossicologia applicati a Platform 1 sono stati
pubblicati sulla rivista scientifica peer review della Society of Toxicology” ha detto il Professor Manuel Peitsch,
Chief Scientific Officer del gruppo PMI. “L’obiettivo di questi studi è stato quello di confrontare gli effetti, osservati in laboratorio, del fumo di sigaretta, della cessazione e della sostituzione della sigaretta con il tabacco riscaldato. Questi studi forniscono ulteriori dati sul potenziale di Platform 1 di ridurre il danno di contrarre malattie legate al fumo”. Gli studi divulgati all’interno di queste pubblicazioni si basano sui più recenti sviluppi nel sistema di valutazione tossicologica, un’area di ricerca che permette agli scienziati di collegare gli effetti individuati in laboratorio, come ad esempio negli esperimenti in vivo, con quelli osservati sulle persone.

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