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Cronache
Pm in politica? Fallimento totale. Sebastio, Trifuoggi e Laguardia out

PM IN POLITICA BOCCIATI ALLE URNE

Parma, L'Aquila, Taranto. Tre importanti capoluoghi di provincia, tre magistrati candidatì sindaco. Gerardo Laguardia, Nicola Trifuoggi e Franco Sebastio. Tre pm di spessore che hanno scelto di fare il passo e scendere in campo per la politica anche nella stessa città nella quale hanno prestato servizio con addosso la toga. Peccato che il risultato, in tutti e tre i casi, sia stato fallimentare. 

PARMA, LAGUARDIA PRENDE 70 VOTI

A Parma era sceso in campo nientemeno che l'ex procuratore capo Gerardo Laguardia, l'uomo che con le sue inchieste provocò la caduta della giunta di centrodestra nel 2011. Laguardia ha scelto di scendere in campo con il cengtrosinistra con la lista civica Parma Protagonista, collegata al candidato sostenutdo dal Pd Paolo Scarpa.  Peccato che Laguardia abbia raccolto la miseria di 70 voti, restando fuori dal consiglio comunale.

OUT TRIFUOGGI A L'AQUILA

Non positiva neppure la prestazione di Nicola Trifuoggi, ex procuratore candidato a L'Aquila con una sua lista. Da magistrato aveva fatto cadere il governatore Del Turco con la sua inchiesta sulle tangenti nella sanità abruzzese. Ma da politico ha ottenuto solo il 2,6% dei voti.

TARANTO: IL PM DEL CASO ILVA SEBASTIO FUORI DAL BALLOTTAGGIO

C'era molta attesa attorno a Franco Sebastio, ex pm dell'inchiesta sull'Ilva. Un uomo di grande serietà che ha deciso di smettere la toga per candidarsi con una lista ambientalista sostenuta da Sinistra Italiana proprio in quel di Taranto, laddove ha prestato servizio da magistrato fino a pochi mesi fa. Ebbene, Sebastio non ha conquistato i cuori dei tarantini. Nonostante il suo 9,25%, infatti, è risultato il sesto candidato sindaco in classifica ed è dunque escluso dal ballottaggio.

LA MAGISTRATURA RILANCIA CON DI MATTEO?

Dopo i successi di De Magistris a Napoli e di Emiliano a Bari prima e a livello regionale in Puglia poi, è arrivata una battuta d'arresto per la magistratura in politica. Presto per dire se il vento è davvero cambiato. I veri assi nella manica del "partito togato" devono ancora essere messi sul tavolo. Da tempo si parla di Nino Di Matteo corteggiato dal Movimento 5 Stelle in Sicilia, c'è chi parla persino dell'ex presidente dell'Anm Piercamillo Davigo come candidato premier. Ipotesi più o meno concrete. Ma il dato di queste amministrative è inconfutabile: per buona parte degli italiani (quantomeno quelli chiamati alle urne in questo frangente) i pm stanno meglio con la toga che non su uno scranno politico.

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pmpoliticafranco sebastionicola laguardia
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