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Cronache
Preti sposati e riduzione allo stato laicale: la replica di Giuseppe Serrone

Gentile Direttore
anch'io desideravo inserire una precisazione dopo la replica di Enzo Romeo visibile online in un articolo dal titolo "Preti sposati, Romeo: il sacerdote non può dir messa"
 
Nel testo è stato scritto, tra l'altro, quanto segue:
 
«Insomma, sarei un incompetente, poco serio e per di più confuso (!!). Due cose. La prima: ero stato invitato in trasmissione per parlare del mio libro e ho scoperto solo dopo che lo spazio era una sorta di contraddittorio con tanto di “giuria”. Non mi va di fare a gara su chi parla o urla di più, per cui ho detto solo le quattro parole che mi sono state consentite di dire. Secondo (ed è la cosa più importante): ciò che ho detto è del tutto esatto e non aveva bisogno di alcuna correzione, con buona pace di Serrone. Il termine «riduzione allo stato laicale» è canonicamente corretto, sebbene poco gradevole (come sottolineo nel mio libro). Il prete che ottiene la dispensa per poter celebrare le nozze religiose non ha più gli obblighi che derivano dal suo stato clericale e giuridicamente torna a essere un laico. Restano sempre tutti i doveri di ogni battezzato, cioè seguire il Vangelo nella comunione ecclesiale. Certo, niente potrà annullare il “sigillo” sacerdotale ricevuto, e la legislazione canonica prevede che, in casi estremi, anche coloro che siano stati ridotti allo stato laicale possano assolvere dai peccati coloro che si trovano in pericolo di morte (canone 976). Ma questo è cosa ben diversa dalla pretesa di dir messa da sposati. Per il momento la Chiesa cattolica di rito romano non lo prevede».
 
Anch'io con mia moglie eravamo stati invitati in trasmissione per lanciare un appello al Papa e ai vertici delle Conferenze Episcopali per la riammissione dei preti sposati. In trasmissione abbiamo scoperto della presenza del vaticanista Enzo Romeo al quale Marco Liorni ha chiesto di fare il punto sulla questione dei preti sposati. Una causa alla quale ho dedicato tutta la mia vita. Per questo motivo sabato 13 Ottobre 2018 ho accettato di partecipare con mia moglie alla trasmissione di Rai Uno "ItaliaSi!" ospite di Marco Liorni. Nel corso della puntata Romeo ha messo in dubbio senza nessuna verifica preventiva la mia dispensa dagli obblighi del celibato (concessa da Papa Giovanni Paolo II con lettera della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti Prot. N. 43/02/S) e il mio matrimonio religioso (lettera della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti Prot. N. 1011/03/M) del 6 Febbraio del 2002 con Albana Ruci". 

La mia replica sulla riduzione allo stato laicale non era sull'esattezza della definizione, ma sull'uso improprio applicato al mio caso. Non ho avuto nessuna riduzione allo stato laicale per abbandono della vita ecclesiale. Ho avuto la dispensa dagli obblighi del celibato dopo le mie dimissioni e successivamente ho regolarizzato la mia posizione con il matrimonio religioso.
 
Giuseppe Serrone

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