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Cronache
Processo di appello del duplice omicidio dei coniugi Solano

 

È una domenica mattina di agosto. Fa caldo, è presto. Sei ancora a letto. Il cellulare suona. È tuo padre che ti sta chiamando. Che strano, solitamente per qualsiasi necessità è tua madre a contattarti. I tuoi genitori, per riposarsi e godersi la propria vecchiaia, sono in Sicilia mentre tu sei a Milano.Rispondi e senti una voce a te non familiare. È la polizia stradale che ti avvisa di aver fermato un extracomunitario al Cara di Mineo con una refurtiva. Il cellulare di tuo padre.La giornata si trasforma in un inferno, tra chiamate ad amici e parenti, il panico, il non sapere cosa sia accaduto, la casa dei tuoi genitori posta sotto sequestro. Acquisti il primo volo disponibile per Catania e accendi la televisione: solo a quel punto scopri cosa sia accaduto ai tuoi genitori. Sono morti. Sono stati picchiati brutalmente. Tua madre è stata violentata e scaraventata giù dal balcone.

Questo è accaduto a Rosita Solano e a sua sorella Manuela. Questo è accaduto ai coniugi Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez.Era il 30 agosto 2015. L'ivoriano diciottenne Mamadou Kamara, ospite del Cara di Mineo, ha ricevuto una condanna di primo grado: ergastolo. Siamo nel 2020 e dopo quattro anni e mezzo la famiglia Solano non ha ancora pace: il 21 gennaio a Catania ci sarà la prima udienza del processo di appello richiesto dal legale di Kamara.

Ci teniamo a sottolineare che il condannato usufruisce, legittimamente, di ogni assistenza gratuita, da quella legale a quella psicologica, mentre le vittime della tragedia devono far fronte obbligatoriamente a queste spese da SOLE. Vittime due volte.In tutto questo, dov'è lo stato? È impegnato unicamente a tutelare il carnefice? Può bastare una semplice chiamata per fornire le "sentite condoglianze"?

Rosita Solano si è unita all'associazione Unione Nazionale Vittime presieduta da Paola Radaelli nel 2016, e da allora è sempre presente nel nostro cammino di sensibilizzazione e di lotta per i diritti delle vittime. Perché GLI ALTRI SIAMO NOI. E noi saremo con lei il 21 gennaio a Catania con un presidio Fuori dal tribunale. A fianco della presidente Paola Radaelli, saranno presenti anche i genitori di Lorenzo Claris Appiani, ucciso tragicamente all'interno del tribunale di Milano.

Stefania Bonfiglio
Coordinatrice Regione Lombardia Unione Nazionale Vittime UNAVI

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