Procura di Milano, Renzi prova il colpo Melillo. Nobili rimonta Greco
INSIGHT/ Conto alla rovescia per la decisione del Csm sulla Procura di Milano. Per Greco sembrava fatta ma ora è tutto riaperto. E...
di Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti
Il 5 giugno ci saranno le elezioni amministrative, lo sanno tutti. Ma prima ci sarà un altro voto per certi versi non meno importante. Il 30 maggio infatti si riunisce il Csm in sessione straordinaria per nominare il nuovo procuratore capo di Milano. Una nomina particolarmente attesa. Un po' per l'importanza dell'ufficio: la procura milanese è da sempre lo snodo principale della giustizia italiana. In secondo luogo per la difficoltà e le implicazioni della partita e della posta in palio.
Dopo il pensionamento di Bruti Liberati si è scatenata la corsa alla successione. Una corsa che per forza di cose non ha potuto non tener conto del clamoroso scontro che si era venuto a creare tra il procuratore capo e Alfredo Robledo. Uno scontro che aveva portato all'allontanamento di Robledo dalla procura milanese. Tra liti, documenti e cassetti sembrava quasi di essere a Palermo nell'ufficio dei veleni.
Dopo che uno dopo l'altro sono stati "eliminati" molti dei concorrenti, dalla Boccassini a Gratteri, sono rimasti solo in tre. Francesco Greco è sempre stato il favorito di tutti. Ed è lui a essere in vantaggio dopo il plenum. Problema: il plenum era stato prima dello scontro Davigo-Renzi. Le polemiche tra il neo presidente dell'Anm e il capo del governo non hanno certo giovato da Greco, legato anch'egli come Davigo alla discussa stagione di Mani Pulite.
Alfredo Nobili finora sembrava avere poche chance. Apprezzato da tutti in ambito giudiziario, la sua "colpa" sarebbe quella di non avere particolari sponde politiche, senza contare che a taccuini chiusi anche al Palazzo di Giustizia in molti lo definiscono "bravissimo" ma forse "privo dell'attitudine al comando necessaria a guidare un ufficio complesso come quello di Milano". La novità è però che proprio Nobili sembra in rimonta su Greco. Nella vera sfida tra candidato interno (e quindi Greco-Nobili) e quello esterno (Melillo) potrebbe sorpassare il più quotato collega proprio al fotofinish.
Già, perché la vera decisione è quella tra interno ed esterno. L'ufficio milanese è guidato ininterottamente da moltissimo tempo da procuratori che si sono formati "dentro" la procura milanese. E si sa come in molti vogliano mantenere la continuità con la gestione di Bruti Liberati. Questa corrente di pensiero si trova a scegliere tra Greco e Nobili. C'è poi chi invece vede arrivato il momento di un cambio al timone con l'arrivo di un esterno. E tra questi ci sarebbe nientemeno che Matteo Renzi, che secondo i bene informati continua indirettamente (sia chiaro) a spingere per Giovanni Melillo, capo di gabinetto del ministro Orlando. Non è dunque escluso che alla fine prevalga proprio lui.
Insomma, la corsa è ancora apertissima. Greco, che in molti davano già procuratore in pectore, non è più così certo della vittoria come un mese fa. Non resta che aspettare lunedì per capire quale fazione avrà prevalso.