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Cronache
Ragazza insultata sul web per un video hard: scattano le denunce
Ricatto hard su Snapchat

Hanno nome e cognome, sono stati messi sotto accusa dalla famiglia della ragazza di 19 anni che - in una assurda replica dei fatti che hanno portato al suicidio la trentunenne Tiziana - è finita sul web protagonista di un video hard con il fidanzato.

Stessa storia, stessa gogna mediatica, due vicende in tutto identiche l’una all’altra che esplodono a distanza di pochi giorni. Ora la giovane di diciannove anni di Pozzuoli non esce più di casa, men che meno va a scuola. Ma i suoi familiari sono andati in commissariato e hanno denunciato quanto accaduto permettendo così l’apertura di un fascicolo che con ogni probabilità verrà affidato agli stessi magistrati che seguono la vicenda di Tiziana. La polizia ha già redatto un rapporto che finirà a breve sulla scrivania dei magistrati inquirenti.

Quei pm del pool del procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli avrebbero già a disposizione almeno due nomi, i responsabili della diffusione del video hot della seconda vittima. Probabilmente già denunciati (violazione della privacy e diffamazione) e presto formalmente indagati per diffamazione, violazione della privacy e trattamento illegale dei dati sensibili, le ipotesi di reato del fascicolo.

E proprio lì dovrebbe entrare a stretto giro anche la denuncia del fidanzato della ragazza che nei giorni scorsi si è presentato alla polizia per raccontare del furto del suo telefonino che conteneva il video hard. Il furto sarebbe avvenuto pochi giorni dopo il suicidio di Tiziana e prima della denuncia sporta dai genitori della diciannovenne.

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video hot
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