A- A+
Cronache
Reddito di cittadinanza a camorristi e rapinatori: blitz contro 5mila furbetti

Reddito di cittadinanza a camorristi, rapinatori e parcheggiatori abusivi: la polizia smaschera 5mila furbetti, autori di una truffa da 20 milioni di euro.

Spregiudicatezza, amoralità, mancanza di scrupoli (e di pudore), e fantasia quanto basta: è questo l'identikit dei “furbetti” del reddito di cittadinanza disegnato dai Carabinieri che hanno accertato quasi 5 mila irregolarità in cinque regioni: Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Gli investigatori li hanno divisi in quattro grandi sottogruppi.

IN FAMIGLIA: a Collepasso (Lecce), un uomo ha dichiarato la presenza nel proprio nucleo familiare di sei minori stranieri mai censiti in quel comune, senza avere con loro alcun vincolo di parentela e senza indicarne luogo di nascita e nazionalità. Nello stesso Comune una coppia ha inserito nel proprio nucleo familiare altri parenti, in realtà residenti in Germania.

A Nova Siri (Matera) i Carabinieri hanno denunciato un cittadino asiatico per aver dichiarato falsamente la presenza in Italia della moglie e delle due figlie, che così hanno percepito il reddito pur continuando ad abitare nel Paese d’origine.

A Napoli si registra il caso curioso di un uomo del quartiere Stella, presente in due diversi nuclei familiari che avevano entrambi chiesto e ottenuto il beneficio.

In provincia di Caserta un altro ha dichiarato di far parte di un nucleo familiare composto da più persone ma di fatto inesistente. A Santeramo in Colle (Bari) una donna è stata denunciata perché si era “dimenticata” di indicare non solo la sua auto ma anche il coniuge: per percepire il reddito di cittadinanza aveva richiesto la residenza anagrafica in una via che era la stessa dell’appartamento in cui risiede il marito.

Unico appartamento, due ingressi diversi. In provincia di Caserta otto persone dello stesso nucleo familiare hanno falsamente attestato di appartenere a 3 distinte famiglie e di risiedere in altrettanti appartamenti del  medesimo stabile. 

“NULLATENENTI": in provincia di Avellino, tra gli altri, percepivano il reddito di cittadinanza un 70enne convivente con una funzionaria comunale (non indagata) proprietario di una Ferrari, di numerosi immobili e di diversi terreni e un 50enne indicato come il reggente del clan camorristico “Cavalese”.

Al sussidio hanno avuto accesso anche la titolare di una società di autonoleggio di Isernia, proprietaria di 27 auto, e l’intestatario di una grossa imbarcazione da diporto  residente ad Aradeo (Lecce): peccato che fosse ai domiciliari.

A Taranto la “task force” istituita dai Carabinieri ha individuato un 71enne disoccupato che incassava il reddito pur essendo il proprietario, con la moglie ed il figlio, di 17 macchine e di una motocicletta: tra i modelli, una BMW, una Mini Cooper, 3 Jeep, 2 Smart e una Kawasaki Ninja.

A Talsano (Taranto) un fruitore del beneficio risultava proprietario di 4 veicoli, di cui due di lusso, un altro faceva parte di un nucleo familiare che, nell’ultimo triennio, aveva dichiarato redditi pari a 324.000, 143.000 e 164.000 euro. 

In provincia di Caserta aveva chiesto il sostegno un uomo appartenente a un nucleo familiare i cui componenti erano titolari di due imprese con reddito annuo di circa 150.000 euro: nella stessa provincia un altro ha attestato di essere nullatenente sebbene  intestatario di più immobili.

A Castelfranci (Avellino) un 22enne, figlio di un dipendente comunale, ha effettuato un cambio di residenza fittizio, costituendo un nucleo familiare a sé stante, pur rimanendo a vivere all’interno della stessa abitazione della madre, titolare di un’azienda vitivinicola.

Ad Avigliano (Potenza) i Carabinieri hanno denunciato 5 persone, una delle quali incassava il reddito ma gestiva una scuola di ballo. A Campobasso un 19enne ha presentato domanda omettendo il possesso di ben tre immobili.

CRIMINALITÀ: in provincia di Napoli un 41enne percettore di reddito di cittadinanza al momento della richiesta aveva omesso  di segnalare di essere agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico: nella stessa provincia sono 80 i denunciati, tutti contigui alla criminalità organizzata, riusciti a ottenere con false dichiarazioni 852.515 euro.

A Bari Palese un pluripregiudicato - arrestato il mese scorso per furto - aveva chiesto e ottenuto il reddito sebbene colpito da sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. A San Pietro Vernotico (Brindisi) è riuscito ad accedere al sussidio un anziano esponente di rilievo della Sacra corona unita. 

(Segue...) 

Commenti
    Tags:
    reddito cittadinanzareddito cittadinanza blitzreddito cittadinanza camorristi
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti

    Svolta per il tg satirico di Antonio Ricci

    Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti

    
    in vetrina
    Parietti al telefono durante il corteo, tsunami di polemiche. Poi le scuse

    Parietti al telefono durante il corteo, tsunami di polemiche. Poi le scuse





    motori
    Nuovo Dacia Duster, debutto ufficiale sul mercato italiano con un weekend di porte aperte

    Nuovo Dacia Duster, debutto ufficiale sul mercato italiano con un weekend di porte aperte

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.