Fondatore e direttore
Angelo Maria Perrino

Regeni, Gentiloni: "Lontani dalla verità". Chi doveva vedere quel giorno

"Gli arresti effettuati in Egitto in seguito alla morte dello studente friulano Giulio Regeni non sono risolutivi del caso". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ad Amsterdam

Giulio Regeni

"Gli arresti effettuati in Egitto in seguito alla morte dello studente friulano Giulio Regeni non sono risolutivi del caso". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ad Amsterdam, dove partecipa alla riunione informale dei ministri Ue (Gymnich). "A quanto risulta da quel che ho sentito sia dall'ambasciata sia dagli investigatori italiani che stanno cominciando a lavorare con le autorita? egiziane, siamo lontani dal dire che questi arresti abbiano risolto o chiarito cosa sia successo", ha detto il responsabile della Farnesina. "Siamo lontani dalla verita'". Secondo il ministro, occorre "assolutamente che il lavoro" di indagine "possa essere fatto insieme" alle autorita' egiziane. Gli esperti italiani sono gia' al Cairo per le indagini. "Il lavoro congiunto sta incominciando in questo momento - ha aggiunto - e in questo momento si stanno anche imbarcando i familiari e la salma di Giulio Regeni che faranno scalo a Roma e poi andranno a Trieste".  

Salma in viaggio per Roma, manca la conferma ufficiale degli arresti - E' in viaggio alla volta dell'Italia la salma di Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano ucciso al Cairo. E intanto ancora mancano conferme ufficiali dell'arresto di due persone, legate all'omicidio. La salma arrivera' a Roma nel primo pomeriggio e poi sara' a disposizione della procura. A bordo del volo viaggiano anche i genitori del ragazzo, che erano arrivati al Cairo subito dopo la notizia della sua scomparsa; e non e' ancora chiaro se, una volta a Roma, proseguiranno per il Friuli o si fermeranno nella capitale. I 

Regeni: fonti ministero Interno Egitto, nessuna conferma arresti - Fonti del ministero dell'Interno egiziano "non confermano" per ora la notizia riguardante l'arresto di due persone legate alla morte del giovane studente italiano Giulio Regeni, il cui corpo e' stato ritrovato lo scorso 3 febbraio nella periferia nord del Cairo. Intervistato da "Agenzia Nova", il tenente colonnello, Mohamed Dawood, dell'ufficio stampa del ministero, ha dichiarato che la notizia della detenzione delle due persone sospettate di essere legate alla morte dello studente italiano "non puo' essere al momento confermata". Le voci dell'arresto di due individui legati al caso Regeni sono state diffuse oggi pomeriggio sia dall'agenzia di stampa tedesca "Dpa" sia da quotidiani egiziani, che citavano pero' fonti anonime. Intanto al Cairo e' giunta oggi una delegazione italiana formata da elementi dell'Arma dei carabinieri e della Polizia di stato che prendera' parte alle indagini.

Le autorita' egiziane mantengono uno stretto riserbo sulla vicenda che rischia di minare le relazioni fra Italia e ed Egitto. L'unica dichiarazione ufficiale e' del ministero degli Esteri, secondo cui sarebbero in atto "tentativi di compromettere le relazioni bilaterali" con l'Italia. In un comunicato diffuso dal portavoce del dicastero, Ahmed Abu Zeid, si legge che "i contatti delle ultime ore con l'ambasciata egiziana a Roma e le autorita' italiane sottolineano la volonta' di entrambi i paesi di sventare i tentativi di compromettere le relazioni bilaterali". "Nelle ultime 24 ore vi sono stati contatti persistenti con la parte italiana a diversi livelli per aumentare la cooperazione nelle indagini sulla morte di Regeni, nel contesto dei forti legami tra i due paesi", ha detto il portavoce.

Originario di Fiumicello, in provincia di Udine, Giulio Regeni era al Cairo per completare la sua tesi di dottorato. Il giovane e' sparito il 25 gennaio scorso nel quinto anniversario della rivoluzione di piazza Tahrir: una ricorrenza temuta dalle autorita' egiziane che hanno "blindato" le principali piazze del paese nel timore di manifestazioni di massa contro il governo. La sera prima dell'anniversario, inoltre, la polizia egiziana ha arrestato lo studente David Victor, cittadino statunitense accusato di "incitare le proteste". Fonti locali hanno riferito ad "Agenzia Nova" che la situazione era molto tesa in quei giorni.

LA RICOSTRUZIONE - Il 25 gennaio Regeni avrebbe dovuto incontrare un amico a Wust el Balad, nel centro del Cairo, presidiato da un'ingente presenza delle forze di polizia. Regeni e' partito dalla sua residenza nel quartiere di al Dokki, nel centro di Giza, per recarsi in metropolitana verso il centro del Cairo. Poi non si sa piu' nulla. Il sospetto e' che lo studente italiano possa essere stato fermato da una squadra delle forze dell'ordine locali, non nuove a torture per estorcere informazioni ai prigionieri. Nelle scorse settimane il presidente Abdel Fatah al Sisi e' dovuto intervenire pubblicamente per condannare la brutalita' della polizia dopo lo scoppio di diversi scandali. Le vittime, tuttavia, erano cittadini egiziani e non occidentali. Il cadavere del cittadino italiano e' stato trovato seminudo ieri nella periferia nord del Cairo, in un luogo lontano sia dalla residenza del giovane (el Dokki, quartiere centrale di Giza) sia dal luogo dove aveva appuntamento con il suo amico il 25 gennaio scorso (centro del Cairo).


Zurich Connect

Zurich Connect ti permette di risparmiare sull'assicurazione auto senza compromessi sulla qualità del servizio. Scopri la polizza auto e fai un preventivo

casa, immobiliare
Advertisement

Abiti sartoriali da Uomo, Canali

Dal 1934 Canali realizza raffinati abiti da uomo di alta moda sartoriale. Scopri la nuova collezione Canali.


RICHIEDI ONLINE IL TUO MUTUO
Finalità del mutuo
Importo del mutuo
Euro
Durata del mutuo
anni
in collaborazione con
logo MutuiOnline.it