Ricciardi a capo del gruppo che indica le strategie europee contro il cancro
Walter Ricciardi nominato presidente del "Mission board on cancer"
Ricciardi a capo del gruppo che indica le strategie europee contro il cancro
Walter Ricciardi è stato nominato presidente del "Mission board on cancer" europea, organo che un fondo da 20 miliardi di euro, messo a disposizione dal Parlamento europeo e dagli Stati membri, per ricerca e interventi sociali e clinici contro i tumori.
L'assegnazione dell’incarico a Walter Ricciari (ordinario di Igiene generale e applicata all'Università Cattolica e direttore dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane) è stata comunicata dal Commissario responsabile per la ricerca, la scienza e l’innovazione Carlos Moedas. Walter Ricciardi prende il testimone dal professor Harald zur Hausen, Premio Nobel per la Medicina nel 2008 per le ricerche condotte sul cancro alla cervice uterina che lo hanno portato a scoprire il ruolo del papilloma virus nello sviluppo di questa patologia.
“Sono molto contento, non mi aspettavo la nomina. Il board che presiedo è uno dei cinque responsabili delle missioni europee di ricerca e innovazione all'interno di "Horizon Europe”, che con i suoi 120 miliardi di euro in 7 anni, da investire in vari campi, è il più grande programma di ricerca al mondo. Per quanto riguarda la salute, il mio campo, si è deciso di stanziare i fondi per affrontare il problema cancro. Dobbiamo decidere cosa finanziare", spiega Walter Ricciardi secondo quanto riporta La Repubblica. Il suo gruppo, composto da 15 esperti di tutta Europa, ha già individuato i settori che si intendono finanziare. “Abbiamo la responsabilità di orientare i contenuti e le linee di ricerca, oltre a rapportarci con il Parlamento e la Commissione Europea spiega – I campi che abbiamo individuato sono quelli della prevenzione, dei determinanti del cancro, dell’ottimizzazione delle cure e della gestione dei “survivors” cioè del sempre maggior numero di persone che, fortunatamente, sopravvivono al tumore. Quindi può trattarsi di ricerca di base ma anche di interventi sociali e clinici. Nei prossimi 18 mesi dobbiamo occuparci di tutta la fase preparatoria dei bandi”.
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