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Cronache
Rifugiati, sì dell'Italia al Global Compact

L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato a larga maggioranza il Global Compact per i rifugiati. Solo Stati Uniti e Ungheria hanno votato contro il documento che pone una serie di obiettivi, fra cui miglior accesso ad assistenza sanitaria e istruzione per i rifugiati. Solo tre paesi si sono astenuti, mentre altri non hanno partecipato al voto. L'Italia ha votato a favore.

Ma la decisione che trasformerà il modo in cui il mondo risponde agli esodi e alle crisi dei rifugiati, a vantaggio sia degli stessi rifugiati che delle comunità che li ospitano, ha suscitato polemiche in Italia. In particolare, a chiedere conto del voto favorevole italiano è Fratelli d'Italia.

"Apprendo che le Nazioni Unite hanno approvato il Global Compact sui rifugiati, preludio di quello sui migranti. Apprendo anche che il governo italiano ha votato a favore. Scusate, ma chi e dove ha deciso il voto italiano?", - è l'interrogativo postato su Facebook da Giorgia Meloni.

Se FdI esprime un dubbioso interrogativo, è nettamente contraria Forza Italia. "Il Global Compact - dichiara il senatore forzista Maurizio Gasparri - non solo non va firmato ma va contrastato e buttato in un cestino. Con buona pace dei suoi grandi sponsor che parlano, interferendo sulla gestione delle politiche dell'immigrazione e della sicurezza. L'Onu auspica movimenti ancora più forti di clandestini nel pianeta. Contrastare questo documento è un dovere e il Parlamento italiano deve fare una scelta chiara e forte".

"È una buona notizia il sì dell'Italia", afferma Giuseppe Brescia (5S), presidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, che nei giorni scorsi ha inviato a tutti i deputati, inclusa Meloni, la traduzione in italiano del Global Compact sulla Migrazione. "Finalmente - ha aggiunto - il nostro Paese non rimarrà isolato nel rispondere a un fenomeno globale e altri Stati condivideranno con noi la responsabilità di aiutare chi scappa da guerre e persecuzioni. Hanno votato insieme a noi 180 Paesi, più di quanti erano a Marrakech per aderire al Global Compact sulla Migrazione. Un bel segnale, tutti dalla parte giusta".

"Questa maggioranza e questo governo - ha poi detto, rispondendo così ai dubbi della leader di FdI - non hanno mai messo in discussione l'adesione a questo documento fondamentale per rafforzare la cooperazione tra Paesi. Ringrazio l'Unhcr per il ruolo guida in questi due anni di lavoro sul documento". Il Centro studi "conservatore" Machiavelli, seguito da vicino in particolare dal sottosegretario agli Esteri Guglielmo Picchi (Lega), si era espresso a favore del Global Compact sui rifugiati. Il rapporto era stato presentato alla Camera alla presenza del senatore leghista Manuel Vescovi. Lo studio sostenuto dai parlamentari del Carroccio, intitolato "I global compact su migrazioni e rifugiati, sono compatibili con le politiche del governo italiano?" (autore Carlo Sacino), si era concluso con un parere positivo. "La conclusione della nostra analisi è che il Governo italiano dovrebbe firmare il global compact sui rifugiati in quanto in linea con le proprie preferenze. Ma unirsi a Usa, Australia, Austria e Ungheria nel rifiuto dell'orientamento espresso dal global compact sulle migrazioni".

Come il Global Compact sui migranti, firmato la settimana scorsa a Marrakech, il documento approvato dall'Assemblea Generale non è legalmente vincolante ma offre una cornice per la gestione dell'accoglienza dei rifugiati. Non sono previste quote di accoglienza per i singoli Paesi. L'accordo sui rifugiati ha attirato minore attenzione di quello sui migranti, con diversi Paesi che hanno deciso di non firmarlo o di attendere, come l'Italia, un voto del parlamento. Il Global compact sui migranti sarà sottoposto domani al voto dell'Assemblea generale.

"Nessun Paese dovrebbe essere lasciato da solo di fronte a massicci arrivi di rifugiati", ha dichiarato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. "Le crisi dei rifugiati  - ha proseguito - richiedono una condivisione globale delle responsabilità, e il patto è una potente espressione di come possiamo lavorare insieme nel frammentato mondo di oggi".

Il Patto Globale sui Rifugiati è stato approvato come parte della risoluzione annuale di quest'anno sull'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Ha le sue fondamenta nell'attuale sistema normativo internazionale sui rifugiati, sui diritti umani e il diritto umanitario, in particolare la Convenzione sui rifugiati del 1951. E' uno strumento operativo non vincolante con lo scopo di rafforzare la cooperazione.

Questo accordo giunge in un momento in cui è urgente affrontare esodi che hanno raggiunto cifre record - oltre 68,5 milioni di persone sono state costrette a fuggire in tutto il mondo, tra cui oltre 25,4 milioni persone hanno attraversato confini internazionali per diventare rifugiati.

L'adozione del Patto sui rifugiati da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite arriva pochi giorni dopo l'adozione da parte di una conferenza intergovernativa a Marrakech del 'Patto Globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare', che verrà presentato all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite alla fine di questa settimana.

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