A- A+
Cronache
Roberto De Luca indagato ma pure il direttore di Fanpage Francesco Piccinini

La vicenda dello smaltimento delle ecoballe nella regione Campania è abbastanza “classica”, ma vale la pena di riassumerla brevemente.

Una testata giornalistica online, Fanpage, decide di svolgere una corposa inchiesta, chiamata Bloody Money, sullo smaltimento dei rifiuti in Campania e lo fa utilizzando un collaboratore di giustizia ed ex boss della camorra, Nunzio Perrella.

Il direttore di Fanpage, Francesco Piccinini, conosce Perrella perché è proprio lui a guidarli precedentemente in un terreno di Ferrara dove viene smaltito amianto per conto della camorra.

Da allora l’ex camorrista diviene l’”inviato” speciale del quotidiano

Munito di una telecamera nascosta comincia a di indagare e lo fa in maniera massiccia, visto che accumula ben 900 ore di materiale video da ottobre 2017. Di seguito il link alle due puntate principali in cui si tratta con i politici:

https://youmedia.fanpage.it/video/al/WobWdeSwwSUAphRL

https://youmedia.fanpage.it/video/aa/Wofx8uSwwSUBUYIW

Inoltre, accortosi dei profili di illegalità che emergono dall’inchiesta giornalistica, il direttore inizia a collaborare con la Procura di Napoli, titola delle indagini.

Il finale è noto: Perrella va da Roberto De Luca, assessore Pd al Bilancio di Salerno e figlio del governatore della Campania Vincenzo e si spaccia per un prodigo imprenditore pronto ad elargire mazzette per ottenere gli appalti di smaltimento.

De Luca figlio dà indicazioni al finto imprenditore su come ottenere l’appalto per lo smaltimento delle ecoballe, gestito dalla regione e quindi dal De Luca padre.

La procura di Napoli indaga per corruzione De Luca junior e Luciano Passariello, consigliere regionale campano e capolista per la Camera di Fratelli d’Italia, ma anche il direttore di Fanpage e un giornalista Sacha Biazzo per il reato di induzione alla corruzione.

A questo punto i giornalisti che con un duro lavoro investigativo e di inchiesta hanno fatto scoprire l’inghippo, da eroi passano sullo scranno dei colpevoli, mentre i politici li accusano apertamente tanto che ieri ad un evento dei De Luca’s ha annunciato le sue dimissioni una giornalista di Fanpage inviata a seguire l’evento, Gaia Bozza, è stata aggredita da alcune persone presenti con parolacce e minacce (“Te ne devi andare”, “Ti faccio vedere bene i camorristi in sala. Ma tu chi ca.zo sei?”), prendendosi anche un paio di schiaffoni mentre il babbo sceriffo De Luca scrive un teatrale e minaccioso: “Vi faremo ringoiare tutto” per difendere l’onore del secondogenito, ma anche il seggio  del primogenito Piero  candidato per il Pd alla Camera.

https://youmedia.fanpage.it/video/aa/WomFWOSwwSUCS5ba

Paolo Siani, anche lui candidato Pd in Campania e fratello di Giancarlo Siani giornalista de Il Mattino fatto fuori dalla camorra nel 1985 fa sentire la sua soddisfazione, tanto che Renzi dice “Mi dispiace non essere riuscito a fare tutte candidature belle come quella di Paolo Siani”.

Ma torniamo a quello che appare un paradosso.

Per carità, la legge è legge ma in alcuni casi andrebbe cambiata: giornalisti che mettono a grave rischio la propria incolumità personale per far scoprire una storia come questa alla fine, invece di essere ringraziati, finiscono indagati pure loro.

Non è che sia un bel viatico a chi interpreta la professione come un servizio alla comunità e, soprattutto, alla giustizia e può avere anche un effetto frenante verso il diritto/dovere di cronaca, mettendo quindi a repentaglio una libertà costituzionale di tutti che è alla base della nostra democrazia e che spesso aiuta le indagini della magistratura.

 

 

Tags:
roberto de lucafanpageroberto piccininilibertà di stampa
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Affari in rete

Guarda il video

Affari in rete


in vetrina
Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso





motori
MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.