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Cronache
Salone del libro rompe con Altaforte. Casa editrice: "Faremo causa"
Il Salone del Libro

Salone libro, casa editrice Altaforte esclusa, rescisso il contratto

La casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound, è stata esclusa dal Salone del Libro. A confermarlo Silvio Viale, presidente dell’associazione "Torino, la Città del Libro", che organizza il Salone. "Il contratto è stato rescisso - ha detto Viale - Altaforte domattina non ci sará".

"Altaforte non si piega al pensiero unico". Lo scrive su Facebook Francesco Polacchi, fondatore della casa editrice Altaforte, a margine dall'esclusione dall'evento torinese. "Se avete a cuore la libertà d'espressione - aggiunge - vi aspetto. I libri non devono conoscere censura". 

Salone libro, Polacchi (Altaforte): è un attacco a Salvini

"Ritengo che le mie dichiarazioni" di appoggio al fascismo "siano state prese come una scusa, sono stato denunciato per un reato d'opinione e sono disponibile a chiarire in Procura, ma la pietra dello scandalo è il libro su Salvini: c'è un attacco al ministro dell'Interno, che io comunque non voglio tirare per il bavero". Lo ha detto in una diretta Facebook l'editore di Altaforte Francesco Polacchi, entrando al Salone del Libro di Torino. "E' un atto gravissimo quello del Salone, una censura che dovrebbe essere stigmatizzata da tutti i liberi pensatori: ho portato le pubblicazioni di Altaforte - ha spiegato - ci è stato revocato lo stand che avevamo regolarmente e commercialmente acquistato: è una revoca inaccettabile e adiremo subito a vie legali contro il Salone del Libro di Torino, vogliamo andare davanti un Tribunale". "Il libro è andato esaurito prima dell'uscita, stiamo già programmando una ristampa e confermo che Salvini non mi conosce, non ho mai parlato con lui rispetto a questo libro: mi ha conosciuto 5 anni fa una volta, è verosimile che non si ricordi del sottoscritto. Purtroppo lo confermo. Non era ministro dell'Interno, è stato incontrato in tutte altre vesti". Polacchi ha poi annunciato che "presenteremo sabato mattina a Torino, come Altaforte Edizioni, il libro 'Io sono Matteo Salvini' insieme all'autrice: invito tutti quelli che hanno dimostrato una forte libertà di pensiero e opinione come Feltri, Belpietro, Sgarbi, Mughini, Sansonetti, Borgonovo, Scianca. Le porte sono aperte per venire e partecipare, anche come relatori, per parlare di libertà d'espressione e pubblicare i titoli che uno vuole. La location la comunicheremo sabato mattina alle ore 9", ha concluso.

Salone del Libro, Comune e Regione chiedono di rescindere il contratto con Altaforte

La Città di Torino e la Regione Piemonte, soci fondatori del Salone del Libro, avevano chiesto all'associazione “Torino, la città del libro”, al Circolo dei Lettori e al Comitato di indirizzo del Salone del Libro, che organizzano la manifestazione, di rescindere il contratto con la casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound. "La situazione che si è venuta a creare - si leggeva in una nota congiunta di ieri - rende impossibile lo svolgimento della prevista lezione agli studenti di Halina Birenbaum, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, e alla forti criticità e preoccupazioni espresse dagli espositori in relazione alla presenza e al posizionamento dello stand di Altaforte. È necessario tutelare il Salone del Libro, la sua immagine, la sua impronta democratica e il sereno svolgimento di una manifestazione seguita da molte decine di migliaia di persone".

BONISOLI: MI FIDO DI TORINO, GIUSTO ESCLUDERE ALTAFORTE DAL SALONE DEL LIBRO.

"Mi fido della citta' di Torino. Se questa e' la scelta sara' stata la cosa giusta". Cosi' il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, in un'intervista a La Stampa, ha commentato la decisione, arrivata nella tarda serata di ieri, del Comitato d'indirizzo del Salone del Libro di rescindere il contratto con l'editore Altaforte, su richiesta del Comune di Torino e della Regione Piemonte. Bonisoli partecipera' stamani all'inaugurazione della 32esima edizione del Salone del Libro, che sara' aperta da una lectio di Fernando Savater, in cui l'intellettuale spagnolo raccontera' come l'Europa della cultura sia gia' un continente unito.

Bonisoli ha quindi sottolineato di aver condiviso "al 100 per cento la scelta di Appendino e Chiamparino di denunciare in Procura chi ha fatto apologia di fascismo. Disponiamo di norme che la vietano, dobbiamo denunciare piu' spesso". Il ministro ha quindi ribadito che "il Salone e' la fiera del libro piu' importante in Italia e ha gli anticorpi per superare tutto cio' come un'ammiraglia".

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