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Cronache
Salvini: "Da giugno pistola elettrica in vigore". Come funziona il taser
Taser

Sicurezza: Salvini, da giugno pistola elettrica in vigore

"Da giugno entrera' in vigore la pistola elettrica" per le forze di polizia. Lo ha detto il ministro dell'Interno e leader della Lega, Matteo Salvini. Che poi parla di droga. Trasformare "da lotta a guerra la battaglia contro gli spacciatori di droga e morte", propone Salvini, per il quale "bisogna innalzare le pene e diminuire la quantita' in possesso per farli sbattere in galera".

Europee: Salvini, per rispetto italiani non andro' da Fazio

Le "regole della par condicio" prevedono che da Fabio Fazio ci debbano andare "i 4 leader di partito, Berlusconi, Zingaretti, Di Maio e Salvini: io per coerenza e rispetto degli italiani non andro' da Fazio". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, che, parlando alla convention di partito del Lazio, ha colto l'occasione per attaccare il conduttore tv per il mega compenso in Rai: "In un momento economico di difficolta' che non si dimezzi lo stipendio....".

La "pistola elettrica" o Taser, da giugno è realtà

Un dispositivo "non letale", che aiuterà le forze dell'ordine a fare meglio il loro lavoro; un'arma rischiosa, dagli effetti non del tutto prevedibili, specie per chi soffre di disturbi cardiaci o è in un particolare stato di alterazione. Il taser o pistola elettrica, che da settembre è stata messa in sperimentazione per alcuni equipaggi di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza di 12 città italiane e che da giugno sarà in dotazione alle forze dell'ordine, ha diviso sin dal suo esordio, datato 1969. E ancora oggi che viene usato in 107 Paesi del mondo e lodato da molti operatori della sicurezza per la sua efficacia dissuasiva, c'è chi - statistiche alla mano - giura sulla sua pericolosità. I "pro" fanno notare come già di per sé il ricorso al taser sia alternativo a quello dell'arma da fuoco, necessariamente più pericoloso perché letale: l'Axon, azienda produttrice, cita un report - risalente al 2009 - secondo cui il 99,75% dei "sospetti" colpiti con la pistola elettrica non hanno lamentato danni o hanno parlato di danni lievi come abrasioni e lividi. Un'arma "intelligente", insomma, basata su una piattaforma completamente digitale, che consente di "regolare la scarica, seguire controlli dello stato di salute e fornire dati analitici su come e quando viene utilizzata". Una posizione, questa, decisamente non condivisa dall'Onu, che ha classificato il taser tra gli “strumenti di tortura" e da organizzazioni come Amnesty International, convinta che, "prima di mettere a disposizione delle forze di polizia questo tipo di armi, andrebbe effettuato uno studio sui rischi per la salute e andrebbe garantita una formazione specifica per gli operatori". Anche Amnesty chiede conforto ai numeri: negli Usa e in Canada, dal 2001 il numero delle morti "direttamente o indirettamente" correlate al taser sarebbe superiore al migliaio. E nel 90% dei casi, le vittime erano disarmate. (AGI)

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