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Cronache
Salvini, la folle crociata contro il ministro: hanno le mani sporche di sangue

Adesso spieghiamo a queste “quattro” zucche vuote, che si sentono Pasolini o la Fallaci, il perché devono tacere. Le loro mani sono sporche di rosso, ma non è “colorante” bensì sangue di quelle povere vittime che sgorga da Palermo a Treviso, da Barletta a Vigevano, da Torre del Greco a Piacenza. Sangue non solo italiano ma anche nord africano.

Innanzitutto cominciamo col dire che la gogna a cui assistiamo quotidianamente nei confronti di un Ministro della Repubblica Italiana è a dir poco indegna e oltre ogni logica. Matteo Salvini è l’essere più inviso e disprezzato di questa nostra “disgraziata” Italia, ridotta in macerie proprio da quelle stesse persone che oggi gli gridano in faccia “razzista”, “nazista”, “assassino”. Cerchiamo di capire l’assurdo paradosso che spinge questi pseudo-paladini a comportarsi in tal sconsiderata maniera. Laura Boldrini si indigna fortemente perché Salvini ha denunciato Saviano, pur sapendo che essa stessa non è stata da meno con i suoi diffamatori. Lo scrittore di Manhattan grida al mondo intero un senso di inaudita giustizia ma, oltre a non accettare l’invito a raggiungere i barconi, chiama un rispettato uomo delle istituzioni “Malavitoso”. Oliviero Toscani fa la pecorella buonista ma la figlia lo “sputtana” vergognosamente. Asia Argento, ormai custode delle anime fragili, twitta “salvinimerda” (senza la benché minima argomentazione). Padellaro fermerebbe, anche con “modi bruschi” (e questa suona di velata minaccia) il vicepremier, mentre per la Guzzanti sarebbe ora di sparare ad un leghista per legittima difesa. A questi si uniscono De Magistris, Colombo, attori, personaggi dello spettacolo e un’altra dozzina di buon samaritani che dell’odio stanno fondando una campagna denigratoria fuori da qualsiasi regola morale. C’è anche un tal Gilberto Corbellini, dirigente del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) che sostiene addirittura di far inalare ossitocina agli italiani per indurli ad accettare i migranti. In poche parole vuole drogarci con l’ormone dell’amore per essere più tolleranti con i nostri stupratori. Siamo veramente all’apoteosi!

Per la nuova “Giovanna D’Arco”, che da Cannes (braccio alzato) lancia il suo grido di battaglia contro gli abusi sulle donne, non hanno peso le violentissime offese verbali nei confronti di un uomo (chicchessia!). La donna non si tocca (per carità!!!) ma l’altro sesso, a prescindere, deve essere infamato, calunniato, oltraggiato, intimidito e castigato senza troppe remore. Qui siamo dinanzi a qualcosa che deve essere immediatamente e severamente punito dagli organi giudiziari e, si spera, redarguito con veemenza dal Capo dello Stato. Qualcuno deve agire e presto, prima che sia troppo tardi.

Questa non è più sana dialettica politica, non è più pura e costruttiva opposizione e non è certo lecito disaccordo, qui ci troviamo di fronte all’antidemocrazia più totale, all’odio viscerale esternato all’ennesima potenza, alla “maledizione” di un gruppo di anime perse tra disperazione (dovuta alla perdita del potere) e un satanismo che odora di Foibe. Ma chi si professa amorevole e solidale con donne, immigrati, deboli e meno abbienti può avere in corpo una dose così disumana di veleno? A quanto pare si!

La costituzionalista Ginevra Cerrina Feroni (ordinario di diritto costituzionale dell’Università di Firenze), come apparso su un’editoriale de Il Messaggero, afferma che: “E’ difficile ricordare un tale concentrato di smisurati paragoni, di risibili esagerazioni, di attacchi forsennati fino alla psichiatrizzazione del nemico come quello in atto contro il nuovo Governo. Specificamente contro Matteo Salvini” (…) “Qui la violenza verbale ha avuto inizio ancor prima che il Governo fosse entrato in funzione e prima che lo si potesse giudicare sulla base dell’operato. E si tratta di una metodologia di attacco che potrebbe avere affetti dilanianti sulla dialettica democratica e chissà potrebbe istigare qualche sprovveduto alla violenza”.

Morale: Qui sono in ballo i diritti inviolabili dell’onore e la reputazione della persona, che non hanno nulla a che vedere con il dissenso ideologico. Loro non si accorgono che quest’UOMO DELLO STATO sta salvando vite umane, aiutando il popolo africano, riducendo i morti in mare e ripulendo questa SVENTURATA Patria.

Per fortuna che l’intelligenza e l’educazione del diretto interessato è talmente superiore a cotanta invidia che non sembra poi così ossessionato dal “vomito” di questi ciarlatani. E pensare che con loro, né ora e né soprattutto quando essi erano al potere, egli si è mai comportato utilizzando la medesima “atroce” condotta. Parlava, nei vari talk show, dell’eccessiva migrazione, dei giovani disperati, della legge Fornero e della legittima difesa, ma mai usando termini da guerra civile come oggi costoro stanno costantemente facendo.

E se Matteo Salvini è talmente “enorme” da ribattere, volta per volta, con sarcasmo ed ironia, ad ogni frecciata al cianuro, il popolo italiano non ci sta e vuole vederci chiaro su tutto.

Alcuni esempi delle ultime ”ore”. Pochi, giusto per gradire.

Milano: Egiziano stupra ragazza di vent’anni in taxi, dopo una serata in discoteca.

Mestre: Centro profughi covo dello spaccio. I richiedenti asilo vendevano l’eroina killer. In appena tre mesi hanno provocato la morte di 10 giovani. Erano tutti nigeriani, spedivano in patria i soldi del traffico, e si facevano mantenere da noi.

Terni: Da scafista a spacciatore, arrestato tunisino dopo un blitz, aveva droga di ogni tipo.

Grottaferrata: Gambiano arrestato perché girava nudo. E’ stato rilasciato subito e tre giorni dopo ha tentato di stuprare una ragazza che faceva jogging a Roma, prima di attaccare con un bastone chi provava a difenderla. Ora è stato ri-arrestato.

Milano: minacce con il coltello alla fermata del bus. La furia del migrante. Panico alla stazione. Lo straniero, armato di coltello, ha minacciato i turisti e gli studenti fuori sede: non voleva che gli autobus partissero.

Padova: profugo nigeriano afferra studentessa sul bus per molestarla e toccarla.

Roma: Ghanese nudo si avvicina ai passanti urlando e inveendo. Paura al centro.

Bari: gruppo di uomini di colore aggredisce a suon di schiaffi e pugni giovani ragazze mentre erano a passeggio. Montecatini: bambina molestata da un immigrato africano a Pescia. Il padre della piccola: “ci disse di farla uscire perché voleva fare l’amore”.

Dobbiamo andare avanti? Quante pagine potremmo riempire con questo schifo inumano? Boldrini? Saviano? Toscani? Argento? Boeri? Martina? Strada? Dove siete? E Pamela? Ve la ricordate cosa sono stati capaci di fare a Matera? Spezzata, disossata, tagliata, e cannibalizzata per poi essere stata “sciolta” nella candeggina. Per l’idiota Luca Traini (colui che sparò contro gli “ospiti”) giorni e giorni di cortei e fiaccolate, per questa povera ragazzina della nostra terra non una parola.

Ma vi rendete conto di quel che accade oppure, come direbbe “qualcuno” (dei vostri), vivete su un’altra crosta terrestre?

Aspettate però. Adesso viene il meglio, anzi, il peggio. Vi riporto uno stralcio (che è uno STRAZIO) dell’inchiesta fatta dal Corriere della Sera uscito nel luglio dell’anno scorso. Riguarda la tratta delle prostitute bambine nigeriane che arrivano in Italia sui barconi dei migranti. “Da mesi infatti, stanno arrivando in questa zona (la Domiziana, 40 km che collega il basso Lazio alla Campania), contestualmente agli sbarchi dei migranti tante piccole donne. Come B. che i suoi 14 anni li dimostra tutti. Esile, con un corpo che non è ancora quello di una donna, gli occhi grandi. L’ha notata un’artista della fotografia, Giovanni Izzo che da mesi perlustra la Domiziana appuntando i numeri delle ragazze che gli sembrano più piccole da segnalare agli operatori sociali. Con lei c’era un’altra ragazzina, forse anche più piccola, di cui abbiamo perso le tracce”.

Tremava come una foglia (…) “Sono arrivata in Italia senza sapere nulla, mi hanno detto che dovevo pagare un debito e per questo dovevo prostituirmi. Ma io non volevo, non ero mai stata con un uomo. Io ho 14 anni. Così mi hanno fatto violentare da più persone, anche utilizzando degli oggetti. Stavo male, sanguinavo. Mi hanno curato sotto una doccia con il sale. Poi mi hanno messo sulla strada”.

Di queste storie occulte ne è piena l’Italia. Di queste atrocità volute e finanziate dalle mafie italo-nigeriane (E NON SOLO!) è stracolma non solo la Domiziana ma un’infinità di litorali delle nostre coste. Bambine che dovrebbero andare a letto presto con l’orsacchiotto tra le braccia e invece vengono violentate brutalmente dalla mattina alla sera da vigliacchi papponi e pedofili d’ogni genere. Sulla pelle squarciata e sulle gambine insanguinate di queste adorabili creature ci campano camorra, ‘ndrangheta, scafisti, criminalità nigeriana e “orchi” italiani. Mi dite allora se quel rosso magliette non è sporco anche del sangue “vaginale” di questa minuscola stella?

VERGOGNATEVI!!!!

No. I ben pensanti dicono che scappano dalla guerra. Vi risulta che in Tunisia, Marocco, Senegal, Libia, Nigeria, Egitto, Ghana ci sono conflitti in corso? A chi realmente servono questi migranti? 80 tunisini, 120 egiziani, 263 nigeriani. E’ il nuovo e moderno esercito della mafia del terzo millennio. Tuttavia i cosiddetti radical-chic “rantolano” bene ma razzolano molto male poiché hanno altro a cui pensare; villette, vitalizi, sistemazione dei propri figli, Rolex, scorte e disprezzanti ospitate televisive.

Non ci fidiamo ancora dei cronisti o delle notizie dei media? Bene. Allora proviamo a mettere in discussione anche l’ultimo rapporto della Dia, la DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA, la quale sostiene che: “Per le organizzazioni criminali straniere in Italia il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con tutta la sua scia di reati “satellite”, per le proporzioni raggiunte, e grazie ad uno scacchiere geo-politico in continua evoluzione, è oggi uno dei principali e più remunerativi business criminali, che troppe volte si coniuga tragicamente con la morte in mare di migranti, anche di tenera età”. (…) “Il traffico di stupefacenti, quello delle armi, i reati concernenti l’immigrazione clandestina e la tratta di persone da avviare alla prostituzione e al lavoro nero (anche attraverso il caporalato), la contraffazione, i reati contro il patrimonio e i furti di rame, sono solo alcuni dei settori dell’illecito maggiormente rappresentativi dell’operatività della criminalità straniera in Italia. In questo affare sono coinvolti “maghrebini”, soprattutto libici e marocchini. Su Roma, invece, si evidenzia come la situazione sia sempre più simile a quella di alcune aree del Mezzogiorno”.

Non basta? Amnesty International ci dice che: nel 2014 i morti in mare ammontavano a 3538, nel 2015 a 3771, nel 2016 a 5096, nel 2017 a 3116, e nel 2018, al 28 giugno, solo (si fa per dire) a 972!!!! Allora questo polso di ferro contro ONG e traffico speculativo premia! Il responsabile di tale scempio è Matteo Salvini, il quale ha ridotto considerevolmente i naufragi, o chi, anni prima, ha governato insieme agli europeisti in maniera un po’ troppo “allegra” e scellerata? E in tutto questo l’Onu cosa fa? Anziché correre ai ripari e agire immediatamente con una risoluzione che porti sostegno e – se necessario – supporto anche militare in quelle aree attacca il nostro olio d’oliva, parmigiano, prosciutto, vino, pizza e tutto il comparto agroalimentare italiano. Perché la dirigenza delle Nazioni Unite invece di sentenziare e tassare i nostri cibi di qualità non pensa di andare in quei Paesi e tentare un’azione di sostegno alle comunità nelle terre natie? Per l’attacco a Gheddafi o a Saddam il voto al palazzo di vetro di New York è stato unanime!

Di sicuro Salvini manderebbe uomini, mezzi e materia prima affinché questo traffico di bambine si rallenti. Don Dante Carraro e tanti missionari sono l’esempio di come certi popoli possono essere tranquillamente assistiti anche nelle proprie patrie.

Di questo avviso è anche il vescovo di frontiera Monsignor Antonio Suetta, “capo” della diocesi di Ventimiglia San Remo. Il prelato afferma che: “il futuro dell’Europa non può o non deve rischiare di andare verso una sostituzione etnica, involontaria o meno che sia”. (…) “Occorre anche impegnarsi forse più di quanto non sia stato fatto per garantire ai popolo la possibilità di non emigrare, di vivere nella propria terra e di offrire là dove si è nati il proprio contributo al miglioramento sociale”. Non solo. Sembra essere dello stesso avviso anche il magistrato antimafia vivente più stimato al mondo, ovvero il Dott. Nicola Gratteri. L’illustre giudice risponde alla domanda del giornalista di Panorama con un lapalissiano e condivisibile ragionamento: “Bisognerebbe evitare questo costosissimo “servizio taxi” e investire in uomini e risorse in quei tre o quattro Paesi del Centro Africa da cui partono i flussi migratori. Con molti soldi in meno rispetto a quelli utilizzati oggi si potrebbero costruire là ospedali, scuole, strade: garantendo un futuro migliore a chi pensa di trovare in Italia e in Europa l’Eldorado. E sarebbe meglio evitare quell’atteggiamento di supponenza che ha sempre caratterizzato la presenza occidentale in terre come l’Africa”.

Tuttavia l’ex premier Gentiloni se ne esce con questo diktat: “Governo non butti a mare il lavoro di questi anni”. A quale lavoro si riferisce? A quello di cui parla la DIA, quello che fanno la bambine sulla Domiziana o l’affarone che arricchisce le criminalità organizzate?

Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere e non c’è peggior stupido di chi non vuol capire. Nonostante la vostra sordità, la vostra cecità e la vostra incoscienza crediamo che vi sia ben chiaro però che il popolo italiano vi ha già CONDANNATO con il voto e - quando gli ricapiterà nuovamente la ghiotta occasione - continuerà a farlo in maniera ancor più “bulgara”! Sapete perché?

Perché vi ritiene COLPEVOLI!!! Colpevoli di tutte le sciagure poc’anzi citate in cui il Bel paese, e questa parte di umanità mediterranea, versa ormai da anni.

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salvini
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